CALCIO
Vento di vittoria alla Maladière?
Sandro Chieffo è convinto che stasera ‘Eolo’ soffierà per i granata…
Pubblicato il 01.09.2023 08:57
di Enrico Lafranchi
In partenza per Neuchâtel, abbiamo parlato con Sandro Chieffo. I conti non tornano neanche per l’allenatore. Un punto in cinque partite (quello ottenuto all’Esp, due sono stati negati dall’arbitro Huwiler) potrebbe fare pensare che la squadra arranchi, come è successo fino a tre mesi fa. Ma non è così.
I granata finora hanno giocato contro Wil (primo in classifica), Sion (secondo), Thun (quarto), Aarau (quinto). Da metà classifica in giù hanno affrontato solamente il Baden (ultimo). E questa sera (calcio d’inizio alle 19.30) sono nuovamente chiamati a confrontarsi contro una formazione d’alta classifica, lo Xamax. Per di più sul campo dei neocastellani dal quale l’anno scorso sono usciti con qualche gol di troppo sul groppone.
Un buon motivo, questo, per allenarsi tutta la settimana sul sintetico di casa. Non dovrebbero esserci problemi d’infermeria, il mister nutre tuttavia qualche dubbio sull’efficienza fisica di Zimmermann e Dixon.
Chieffo, cui piace attaccare e comandare il gioco, rivedrà il suo modulo per eccellenza, il 4-3-3. Alla Maladière vedremo un Bellinzona più chiuso, ma la cosa più complicata rimane l’attacco. Manca un bomber, e dire che in giugno proprio con il mister si ‘scherzava’ su un attaccante da 15-20 gol. Due soli finora: una miseria! Speriamo che Samba (reduce da infortunio) ritrovi la via del gol o che, in sua assenza, Pollero la butti dentro (bellissimo l’hattrick di Coppa, ma l’avversario gioca in Seconda Regionale). La delusione maggiore al momento l’hanno data Matar e Alounga. Magari un pizzico di fiducia in più per Ranjan Neelakandan, ma Chieffo è, giustamente, prudente: il ragazzo ha 18 anni. A questo punto bisognerebbe anche chiedersi come mai gli assist-cross di Tosetti – sempre a misura di teste e di gambe - non arrivano mai a destinazione dentro l’area (eppure qualche ‘spilungone’ in mezzo al  campo e sui 16 metri c’è…). C’è da augurarsi che Matteo, anche se non si è mai riconosciuto uno ‘stoccatore’, si metta lui stesso a segnare: mai dire mai!
Ha ragione Kubi (“Fuorigioco” di lunedì), dicendo che questo Bellinzona poteva benissimo avere 5 punti in più.
Sandro, adesso si comincia a “rumoreggiare” che l’allenatore deve cambiare qualche cosa. Che ne pensa?
“È ovvio che dopo cinque partite e 1 punto le riflessioni ci devono stare. Dobbiamo vedere come si può aiutare la squadra a vincere le partite. Ho parlato con lo staff, è chiaro che cambieremo qualcosa”.
Sotto quale aspetto?
“A livello tattico e di strategia, ma anche dal punto di vista dei giocatori”.
Cambiamento di modulo?
“Beh vedremo, quale non lo posso dire… Non ci sta che Uli Forte lo legga sull’Eco dello Sport! (Ride)”.
Si va anche dicendo che manca qualcuno che inneschi il gioco nella zona nevralgica del campo:
“C’è effettivamente poco peso a centrocampo, vedremo già stasera di portare più dinamicità in questo reparto. Le idee ci sono, ci abbiamo lavorato molto in settimana”.
Lei difende a spada tratta i suoi giocatori, non l’abbiamo mai sentita esprimere un giudizio negativo. Ritiene che qualcuno non abbia dato, in partita o in allenamento, quanto si aspetta?
“Assolutamente no, dal punto di vista di atteggiamento e impegno non posso criticare nessuno. Tutti si danno da fare, danno veramente l’anima giorno dopo giorno”.
Dunque?
“È un fatto mentale, non certamente fisico. Anche con il Thun abbiamo pressoché dominato la partita (rivedendo i filmati: tre ‘sviste’ colossali, tre gol, tre autentici regali, ndr). Sono stati commessi errori individuali, non però di un solo giocatore. Io la definisco una ‘reazione a catena’, sono sempre diverse cose che portano a questi episodi. Aiutare i ragazzi è il nostro lavoro, stiamo lavorando affinché possano anche loro acquisire energie altamente positive (dunque è un concatenarsi di situazioni, , ndr)”.
C’entra anche la mancanza di esperienza?
“In certi momenti sì, siamo una squadra giovanissima: gli sbagli, quando si è giovani, si fanno. Però alla fine devi imparare da questi errori, giovani o vecchi è relativo: li stiamo pagando carissimo!”.
In settimana assistiamo a un vero e proprio ‘bombardamento’ alla porta, come mai in partita quando c’è da tirare nello ‘specchio’ si tirano tutti indietro?
“Non me lo saprei spiegare, effettivamente in  allenamento facciamo dei gol incredibili, mentre quando giochiamo riusciamo solo a creare tanto. Resto comunque positivo, sono sicuro che questo vento contrario comincerà presto a girare a nostro favore”.
Un ‘vento freddo d’agosto’ che tra l’altro è realmente soffiato forte negli scorsi giorni all’ombra dei tre castelli. Ma ‘il vento fa il suo giro – come dice bene Sandro Chieffo – speriamo che ‘il vento che accarezza l’erba’ della Maladière non sia ‘vento di tempesta’ ma ‘un vento che canti una canzone’… di vittoria per l’ACB. Un augurio che noi formuliamo al mister e ai ragazzi parafrasando, qua e là, cinque titoli di film…