CALCIO
Lukaku e la Panda: storia di inciviltà
All'aeroporto in attesa del nuovo attaccante della Roma, i suoi tifosi hanno rovinato parecchie auto...
Pubblicato il 01.09.2023 08:11
di Red.
L'arrivo di Lukaku alla Roma ha mandato in visibilio la tifoseria della Lupa.
Le immagini delle auto distrutte all'aeroporto di Ciampino da alcuni tifosi, che proprio su quelle auto si erano arrampicati per vedere più da vicino l'arrivo di Lukaku, le hanno viste praticamente tutti. Quelle auto hanno, come ovvio che sia, dei proprietari. Una di loro, quella della Panda che forse più di tutte le altre vetture è stata "presa di mira", si chiama Martina Innamorati. Ecco la sua pec inviata al club giallorosso. 
"Certamente ci sono le assicurazioni, ognuno si dovrà caricare necessariamente delle proprie responsabilità, ma a chi spetta quella etica e morale? Chi avrebbe dovuto garantire ancorché fuori dai perimetri societari il necessario coordinamento in sicurezza per un evento che, avrebbe sicuramente visto la partecipazione di un gran numero di persone e (come è accaduto) anche di molti facinorosi e violenti soggetti? Sicuramente come altri, mi dovrò infilare in quel ginepraio legale quasi senza fine, fatto di carte bollate privandomi magari per molto tempo anche di quel mezzo che, mi avrebbe dovuto garantire l’arrivo al lavoro ed il ritorno a casa. Vedete, questo mio grande sdegno non è volto alla ricerca di un atto di carità, di elemosina, o di ristoro economico per un odioso danno subito, ma è una precisa denuncia nei confronti di chi come appartenente ad una comunità sportiva non è riuscito (forse) ad infondere in maniera ancora più incisiva e educativa ai propri “sostenitori” quell’insieme di valori umani e di rispetto per gli altri, insieme ad una riflessione profonda sul concetto di cosa è bene o cosa è male. In ultimo, la mia piccola utilitaria era un dono di mia nonna alla quale ero molto legata affettivamente, ma questa è un’altra storia…».
Come dare torto alla signora? Il calcio muoverà anche le passioni della gente, ma muove anche un sacco di imbecilli. Purtroppo.
(Dal ilmessaggero.it)