L'introduzione
del tempo effettivo nel calcio è uno di quegli argomenti che suscita
discussioni e divisioni. Ai Mondiali del Qatar, all'improvviso, si è
adottato il “maxi recupero”. Misura che i maggiori campionati
stanno mettendo in atto. Ma la questione è tutt'altro che risolta.
Zvonimir Boban è un alto dirigente Uefa, è direttore del
Chief of Football, ha dichiarato tutta la sua contrarietà
all'allungamento eccessivo della partita. Spiega: “Per me tutto
questo è assurdo. Per il benessere dei giocatori recuperi così
lunghi sono una piccola o grande tragedia perché si aggiungono oltre
10 minuti alla gara”. Aggiunge: “Si gioca troppo, in
questa maniera si arriverà a rimanere in campo per un totale di 500
minuti supplementari. Come se fossero sei partite”. Conclude:
“È pazzesco. È troppo: nelle coppe europee non ci
saranno queste esagerazioni. Seguiremo le nostre linee guida”.
Il sindacato dei calciatori ha apprezzato e condiviso le parole del
croato. La loro tesi è che ci sono troppe competizioni, è aumentato
in modo esponenziale il rischio degli infortuni e troppi atleti “si
rompono”. Ma sul controverso tema non si è fatta attendere la
replica di Pierluigi
Collina, l'italiano è il
presidente della Commissione arbitri della Fifa, è un convinto
sostenitore del “maxi recupero”. Fa una premessa: “Per
molto tempo tutti hanno sottolineato l'esiguità del tempo effettivo
di gioco, ritenendo inaccettabile che in una partita si giochi per
meno di 50 minuti”.
Prosegue. “Aumentare
il recupero non influisce negativamente sulla salute dei giocatori,
compensa semplicemente il tempo perso”.
Si dice convinto che la stragrande maggioranza sia d'accordo con la
sua posizione e che servono almeno 10 in più. E che anche nelle
Coppe europee l'extra-time non è affatto breve.
Calcio
"Tempo aggiuntivo è assurdità"
L'allungamento del recupero fa discutere e divide