Milano
comanda. Il campionato è solo all'inizio ma le milanesi hanno
iniziato alla grande. E dopo la pausa ci sarà il derby e lo
spettacolo sembra assicurato: le due giocano per vincere e per
dominare l'avversario. Il loro schema tattico è la sicurezza dei
propri mezzi. Non tutto poteva essere previsto. Inter e Milan,
in estate, hanno dato vita a un'autentica rivoluzione, un cambiamento
radicale all'insegna della sostenibilità finanziaria: va bene il
campo ma massima attenzione ai conti. I rossoneri hanno messo sotto contratto 10
giocatori e speso oltre 100 milioni. I nerazzurri hanno salutato
pezzi grossi come Lukaku, Dzeko, Skriniar, Brozovic, Onana e hanno
piazzato 12 acquisti. Il Milan ha messo al centro del suo
progetto Pioli. E l'allenatore, in verità discusso da parte della
tifoseria, ha subito trovato la quadra. Altro che rodaggio: la
squadra ha subito adottato i giusti meccanismi. È compatta, si muove
con rapidità e velocità. L'avversario lo aggredisce, gli toglie il
respiro. E c'è una grande novità rispetto alla stagione precedente:
in panchina ci sono molte alternative. L'Inter è ripartita
con una convinzione: avere il giusto allenatore. Inzaghi sembra un
uomo ordinario, capace di gestire l'emergenza e farla diventare
normale. Il gioco si sviluppa dal basso, gli scambi sono di prima e
si cerca con assiduità la fascia. Il grande assente è il
dribbling. I nerazzurri sembrano compassati, sviluppano le loro trame
con continuità e con tanta consapevolezza: l'autostima è cresciuta
dopo la finale Champions. Il derby sarà importante ma con un peso
specifico relativo. Cerca risposte il Milan, gli ultimi scontri
contro i cugini sono finiti male, ma la sensazione è che la distanza
si sia colmata. E la concorrenza? La Juve
è uguale a se stessa, punta sulla forza e sulla concentrazione,
ricerca spasmodicamente l'episodio. Allegri si barcamena e questo
potrebbe pure bastare. Il Napoli
non ha ancora elaborato la perdita di Spalletti, la rosa è
competitiva ma l'equilibrio pare smarrito. E la piazza è già in
ebollizione, come sempre.
Calcio
Seconda stella
È l'obiettivo dichiarato delle due milanesi