Sono
esattamente 150 anni che, al termine di una Conferenza a Berna fra i
delegati del Re d’Italia e del Consiglio federale (27-28 settembre
1873), Chiasso fu scelta quale sede della stazione internazionale. La
decisione scaturita in quell’occasione cambiò i destini non solo
del piccolo villaggio
di frontiera, ma dell’intero distretto. L’avvento della ferrovia
portò nel lembo più a sud della confederazione migliaia di posti di
lavoro, creando quell’indotto che favorì la nascita negli anni
Cinquanta e Sessanta del secolo scorso della piazza finanziaria
ticinese, con la sua naturale espansione
verso Lugano. Dalla ferrovia al calcio il passo è breve, poiché
furono due ferrovieri svizzeri e due ferrovieri italiani che nel 1905
proposero di costituire il FC Chiasso. Quel FC Chiasso che, dopo il
fallimento della prima squadra, ha dovuto ricominciare il cammino dal
gradino più basso del calcio rossocrociato. A salutare la rinascita
rossoblù si sono presentati al Riva IV venerdì sera oltre mille
spettatori a conferma dell’attaccamento che il territorio nutre per
questa società, figlia come molte altre entità di Chiasso e dei
suoi dintorni, della ferrovia. Dopo gli anni caratterizzati da un
evidente scollamento tra la base e la dirigenza, il nuovo corso
“local” è riuscito a ridare quello che il tifoso chiedeva da
tempo: un club in cui riconoscersi. Ed è emblematico che questo atto
di “riconciliazione” tra tifosi e società sia avvenuto proprio
nello stesso mese in cui si celebra la più antica ricorrenza. La
Chiasso cittadina oggi celebra il passato, ma nel contempo guarda al
futuro. Un futuro che, grazie allo spirito imprenditoriale di alcune
persone, si prospetta sempre più legato alle nuove tecnologie. La
Chiasso calcistica non è da meno ed è pronta a risalire pian piano
la china, confortandosi in questo percorso con il suo spirito local.
Ci sarà un giorno (e questo è inevitabile) in cui, abbandonata la
dimensione calcistica regionale, bisognerà trovare nuovi
finanziatori che, si spera, siano meno “esotici” di quelli che
hanno portato al fallimento. E forse, il nuovo corso imprenditoriale,
che sta pian piano prendendo piede nella cittadina, incrocerà la
strada della Chiasso rossoblù.
(nella
foto la tribuna gremita in occasione di Chiasso-Arzo)