Ogni estate e ogni mercato ci regalano una immancabile telenovela: in fondo è anche il bello del calcio.
Una di queste l’avete letta in queste settimane sui fogli della vicina penisola: quella di Leonardo Bonucci. Undici stagioni juventine, 329 partite di campionato per i bianconeri e da subito al servizio dell’Union Berlin, che come mister ha l’allenatore dell’anno, lo zurighese Urs Fischer. Ma in Germania lo conosceranno, Bonucci? Diciamo che forse diverse squadre l‘avranno già visto come avversario nelle coppe internazionali o dall’alto delle sue 121 presenze in nazionale.
Ce lo siamo chiesti anche noi e allora andiamo a leggere quanto scrive su di lui il sito della Bundesliga, di cui vi proponiamo la traduzione.
Una di queste l’avete letta in queste settimane sui fogli della vicina penisola: quella di Leonardo Bonucci. Undici stagioni juventine, 329 partite di campionato per i bianconeri e da subito al servizio dell’Union Berlin, che come mister ha l’allenatore dell’anno, lo zurighese Urs Fischer. Ma in Germania lo conosceranno, Bonucci? Diciamo che forse diverse squadre l‘avranno già visto come avversario nelle coppe internazionali o dall’alto delle sue 121 presenze in nazionale.
Ce lo siamo chiesti anche noi e allora andiamo a leggere quanto scrive su di lui il sito della Bundesliga, di cui vi proponiamo la traduzione.
“Leonardo Bonucci: chi è l'esperto campione italiano appena approdato
all'Union Berlino?
Cresciuto a Viterbo, a circa 80 km a nord di Roma, Bonucci ha militato in
diverse squadre locali, giocando come centrocampista centrale prima di essere
arretrato in difesa dall'accorto allenatore delle giovanili Carlo Perrone.
Eccellendo nella sua nuova posizione, Bonucci si è guadagnato un provino con
l'Inter nel 2004. Con i nerazzurri firma come professionista e debutta in Serie
A sotto la guida di Roberto Mancini contro il Cagliari nell'ultima giornata del
campionato 2005/06.
Il prestito al Treviso, in B, si è rivelato abbastanza positivo, ma Bonucci
ha fatto meglio al Pisa in un altro prestito nella seconda metà del 2009.
Ancora un po' grezzo e incline all'errore, le 18 partite giocate a Pisa
convincono il Bari a seguirlo e, dopo un passaggio al Genoa, firma per i
biancorossi. È qui che la reputazione di Bonucci decolla, giocando in un
assetto difensivo che per un certo periodo è stato il secondo migliore della Serie
A.
Nel luglio 2010, Bonucci firma per la Juventus. A una prima stagione
difficile, che la Vecchia Signora concluse al settimo posto, è seguita
un'inversione di tendenza con il nuovo allenatore Antonio Conte che, insieme al
successivo “tattico” Massimiliano Allegri, avrebbe tirato fuori il meglio da
Bonucci.
La collaborazione con i difensori Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli in
una difesa a tre che ha fatto storia, si è guadagnata il soprannome di "BBC". I trofei
fioccano. Bonucci è incoronato campione di Serie A nel 2011/12, il primo
di otto titoli italiani nella massima serie in nove stagioni con i bianconeri.
A quel punto il difensore si fa notare anche nella Nazionale italiana
maggiore. Infatti, è sotto il leggendario allenatore Marcelo Lippi che
Bonucci vive il suo debutto internazionale quando è ancora un giocatore
del Bari, in un'amichevole contro il Camerun. I suoi sforzi successivi con la
Juventus lo vedono far parte dell’Italia per l’Euro 2012, dove gli azzurri
perdono solo in finale contro la Spagna.
Ci saranno altre delusioni internazionali lungo il percorso di Bonucci,
come l'eliminazione precoce dalla Coppa del Mondo 2010 senza giocare un minuto,
o far parte della squadra che non si è qualificata per il Mondiale 2018.
Questi brutti ricordi verranno però spazzati via dalla gloria all’Euro
2020. A Wembley, Bonucci segna il pareggio contro l'Inghilterra e poi un calcio
di rigore che aiuita l'Italia a vincere la sua seconda corona
continentale.
Quarto capitano della nazionale per presenze dopo Gianluigi Buffon, Fabio
Cannavaro e Paolo Maldini, Bonucci ha segnato otto gol in 121 presenze per
l'Italia e - dopo il ritiro di Chiellini - è ora il capitano della sua
nazione (anche se non è stato convocato dal nuovo selezionatore Spalletti)
Nel 2016/17, in una sola stagione al Milan, Bonucci colleziona 51
presenze. In totale, il difensore ha giocato 12 stagioni con la Vecchia
Signora, collezionando 502 presenze e segnando 37 gol.
Con la Juve ha vinto 17 titoli importanti e ha partecipato a due finali di
Champions League, perdendo contro Barcellona e Real Madrid. La prima si è
svolta all'Olympiastadion di Berlino, dove l'Union giocherà ora le sue partite
di Champions League.
L'appellativo di "Beckenbonucci" talvolta ha fatto il giro dei
media italiani per descrivere l'esperto difensore dell'Union ed è facile capire
perché. Giocatore che eccelle nei tackle
e dispone di ottime doti aeree, Bonucci - che vanta anche impeccabili doti di
leadership - ama costruire dalle retrovie, sia con le sue proiezioni offensive
che con passaggi lunghi e precisi.
Bonucci ha un grande ammiratore nell'ex allenatore del Bayern Monaco, Pep
Guardiola, che una volta si è espresso sull'italiano: "È un giocatore
eccezionale in termini di carattere, in termini di personalità, in termini di
tutto. Per questo ha giocato in una delle più grandi squadre del mondo, la
Juventus".
Ed ecco che cosa hanno detto di lui alcuni personaggi del calcio odierno. "Con
Leonardo giunge un giocatore di grande esperienza. Ha dimostrato le sue qualità
per molti anni sia a livello nazionale che internazionale. Siamo convinti che
con la sua mentalità e la sua flessibilità amplierà le nostre possibilità in
difesa e ci porterà ancora una volta a un altro livello" – così Oliver
Ruhnert, direttore sportivo dell'Union.
"È un difensore che pensa come un centrocampista": Gian Piero
Ventura, allenatore di Bonucci al Pisa.
"Già da ragazzo si vedeva quanto fosse un vincente, tanto che è stato
uno dei protagonisti del nostro titolo”: Vincenzo Esposito, allenatore delle
squadre giovanili dell'Inter.
"Era ancora giovane, ma già nei primi allenamenti mi fece una grande
impressione, soprattutto per la sua personalità". Giuseppe Pillon, allenatore di Bonucci al
Treviso».
Liebe Bundesliga (cara Bundesliga),
ora sapete chi è.