HOCKEY
Ecco come finirà la Regular Season!
Tra pochi giorni parte una stagione che si annuncia molto interessante: Ambrì e Lugano...
Pubblicato il 05.09.2023 07:01
di Marco Maffioletti
1. ZSC Lions 
Non è una novità, come ogni anno gli zurighesi si presentano sulla carta con la classica corazzata. Una squadra piena di talento e capacità, ma che negli ultimi anni ha davvero raccolto troppo poco e il titolo manca da troppi anni. Di debolezze nel roster della squadra non se ne vedono. Forse, come al solito, l’unico difetto è la mancanza di qualche elemento in più che porta fisicità, agonismo e spirito di sacrifico. Insomma qualche Chris Baltisberger in più non guasterebbe. Inoltre con la perdita di Waeber in porta, dietro a Hrubec c’è forse una falla. Altrimenti la rosa è di primissimo ordine, con il ritorno di Malgin a dominare l’intero mercato. Coach Crawford avrà l’imbarazzo della scelta, anche perché i nuovi stranieri Fröden, Balcers e Grant sono di assoluto livello. Da valutare le condizioni fisiche di Hollenstein e Andrighetto. 
2. Ginevra 
I campioni in carica si presentano ai nastri di partenza con poche, ma importanti novità. Via Tömmernes, il difensore più forte del nostro campionato degli ultimi anni, e l’attaccante Omark. Al loro posto due elementi molto validi, lo svedese Lennström e il finlandese Manninen. Di base la forza della squadra resta immutata e i ginevrini dovrebbero tranquillamente posizionarsi nei quartieri alti della classifica, anche se confermarsi è sempre difficile.
3. Bienne 
Il recente finalista riparte con una squadra ancora più forte. Nessuna partenza di rilievo e due nuovi stranieri finlandesi, il difensore Pokka e l’attaccante Heponiemi, per un totale di ben 8 stranieri, anche se Lööv attualmente è infortunato. Il grande quesito è relativo alla guida tecnica, con l’ammalato Törmänen a cui è subentrato il connazionale Martikainen. Da verificare inoltre le condizioni fisiche di Damien Brunner e Luca Cunti.  
4.  Zugo 
Per la prima volta dall’avvento di coach Tangnes i Tori hanno conosciuto qualche difficoltà nella passata stagione. Dopo l’abbuffata dei due titoli vinti c’era da attenderselo. Ora lo Zugo è chiamato alla riscossa. Per farlo ci sarà bisogno del miglior Genoni. Il portiere nello scorso campionato ha conosciuto una flessione rispetto al solito. Anche Kovar non è sempre stato all’altezza della sua fama, pure da lui ci si attende un’impennata di rendimento. Più in generale gli stranieri non avevano reso come era lecito attendersi. In questo senso ci si aspetta molto dai nuovi arrivati Michaelis, Bengtsson e Wingerli. Molto dipenderà dalle loro prestazioni. Interessante sarà anche vedere che impatto avrà il giovane Biasca.  
5. Rapperswil  
Reduci da due incredibili stagioni, i sangallesi sono chiamati alla riconferma, impresa  non facile, ma fattibile. La squadra di Hedlund ha perso diversi leader, figure storiche e amate, come Profico, Sataric e Rowe. Sono arrivati lo svedese Rask, deludente a Friborgo, ma con un potenziale immenso e l’ex Lugano Connolly. Doveroso prestare attenzione anche al danese Jensen, infortunato per buona parte della scorsa stagione. Da tenere d’occhio il giovane promettente Taibel. Tanto dipenderà dalla classe del solito eterno Cervenka, ma l’ossatura della squadra di base resta molto buona. 
6. Lugano 
I dettagli sui bianconeri in sede separata  
7. Berna 
È forse il team che ha cambiato di più, a cominciare dal nuovo tecnico, il finlandese Tapola. Anche gli Orsi hanno virato sul portiere straniero, con l’arrivo del forte svedese Reideborn. Sono ben 5 i nuovi stranieri. Oltre all’estremo difensore ci sono gli svedesi Honka e Nemeth e gli attaccanti FRK (ceco) e il canadese Knight. Una sorta di rivoluzione quindi per un club in crisi e che deve per forza tornare agli splendori di un tempo. Una rivoluzione che comprende anche gli aspetti dirigenziali, con l’allontanamento di Raffainer e il ritorno del padre padrone Marc Lüthi. Presto pure l’arrivo di Martin Plüss in qualità di capo della direzione sportiva.   
8. Davos 
Pochissimi i movimenti di mercato. Il difensore finlandese Näkyvä rimpazza lo svedese Nygren. La vera grande curiosità sarà vedere all’opera in panchina Josh Holden. Il canadese, reduce da un lungo apprendistato in qualità di assistente a Zugo, sarà al suo primo impiego in veste di coach.  
9. Friborgo 
Il ritorno di Chris DiDomenico è l’highlight della campagna acquisti. La squadra è sì di qualità, ma nel complesso vecchia. I vari leader Diaz, Sprunger, Berra, Bykov, Gunderson e appunto DiDomenico sono ormai in là con gli anni. Strana inoltre la costellazione con Dubé che dall’anno prossimo non sarà più il direttore sportivo e resterà solamente in qualità di allenatore (sempre se non verrà liquidato prima). L’impressione è che il Gottéron sia davanti a un bivio e occorra un ricambio generazionale. 
10. Kloten 
Dopo l’ottima prima stagione gli Aviatori sono chiamati alla riconferma. Non sarà facile, ma sulla carta il complesso zurighese sembra essersi rinforzato. L’unica partenza di peso è quella di Ruotsalainen, sostituito però con l’altrettanto forte connazionale Ojamäki. In difesa ottimi rinforzi con Sataric e in particolar modo Profico, una dei difensori offensivi elvetici più forti del campionato. Peccato per l’infortunio del nuovo arrivato Smirnovs, da tenere d’occhio anche Dominik Diem. Bisognerà inoltre vedere cosa accadrà con il giovane fortissimo difensore Reinbacher, recentemente draftato al primo round dai Montreal Canadiens. Con gli stranieri Ang, Altonen lo spettacolo è assicurato e Metsola in porta è una garanzia. L’unico punto interrogativo è legato al nuovo tecnico Gerry Fleming, non sarà facile non far rimpiangere Jeff Tomlinson. 
11. Ambrì         
I dettagli sui biancoblù in sede separata
12. Losanna 
Una delle delusioni del campionato scorso, la società vodese nel recente passato ha sempre dimostrato poca lucidità con campagne di trasferimento movimentate e poco lungimiranti. È difficile costruire così qualcosa di efficace. Chissà se ci sarà un inversione di tendenza. Gli acquisti del nuovo finlandese Suomela e del difensore svedese Pilut dovrebbero rappresentare della garanzie e anche l’ex Zugo Djoos dovrebbe dare un notevole apporto. Tra le partenza spicca quella del difensore Gernat. In porta, per spalleggiare il fragile Punnenovs è arrivato Hughes. Difficile però nel contesto vodese, spesso burrascoso, trovare la necessaria tranquillità. Per il Losanna si prospetta una stagione di sofferenza.  
13. Langnau 
Toccherà ancora una volta ai fortissimi stranieri finlandesi togliere le castagne dal fuoco. Oltre ai già presenti Saarela, Pesonen e Saarijärvi è arrivato il difensore Riikola. A livello svizzero interessanti gli innesti dei giovani difensori Zanetti e Meier, due giovani molto promettenti. Sul fronte offensivo ottima operazione il ritorno dell’attaccante Julian Schmutz. Sul fronte partenze poco da segnalare, nel complesso i tigrotti dovrebbero poter salvarsi abbastanza tranquillamente, anche grazie alla presenza di Boltshauser tra i pali.  
14. Ajoie 
La principale novità è rappresentata dal nuovo tecnico Wohlwend. Difficilmente però anche lui riuscirà ad evitare l’ultima piazza. La rosa è decisamente la più debole dell’intero campionato. A livello di stranieri si sono ingaggiati Audette e Gelinas, deludenti a Losanna rispettivamente Berna. A livello svizzero nessun movimento di rilievo e si sono confermati alcuni giocatori in là con gli anni e che ormai non hanno più molto da dare. Strano che non si sia puntato sull’ingaggio di qualche giovane che avrebbe potuto fungere da potenziale sorpresa. Salvarsi sarà dura, ci sarà nuovamente bisogno del miglior Tim Wolf in porta.  
(Foto Putzu)