CALCIO
"Ranjan? Una grande promessa per il futuro"
Il pari di Neuchâtel, la cena con la squadra e Bentancur e il... mercato: Chieffo è felice
Pubblicato il 06.09.2023 07:00
di Enrico Lafranchi
Normalmente davanti a una ‘tregua’ di campionato di due settimane (senza dimenticare la gara di coppa con lo Sciaffusa – una priorità assoluta) saremmo portati a parlare di ‘calma piatta’ al Comunale (i ragazzi lunedì si sono allenati alle Semine, ma martedì hanno potuto fare rientro al proprio ‘domicilio’).  Per la buona regola, visto che il mese scorso c’erano state delle critiche sulle condizioni in cui era venuto a trovarsi il campo principale, gli ‘addetti ai lavori’ del Comune ci hanno detto che questa volta (tra l’altro il Gran Galà ha fatto registrare un’affluenza degna dell’evento, che - tradotta in cifre – è risultata almeno tre volte superiore a quelle che si sono finora verificate alle partite interne) non c’è stato alcun intoppo (ci si ricorderà delle zolle che erano state sostituite, Pablo Bentancur le aveva definite dei “cerotti”…).
Tutto è stato risolto per il meglio, scordiamoci quindi il ‘rien ne va plus’ che alla fine dei conti è stato pagato caramente. La verità è che la squadra che era stata ‘colpita’ alle spalle a Baden (rigore non accordato) e a Neuchâtel (gol annullato per un discutibile fuorigioco), non si è mai persa d’animo. La cosa bella è il clima che si registra in questi giorni. Sul campo si è notato un entusiasmo straordinario nella gara dei ‘tiri in porta’: battimani insistiti, grida di gioia a ogni gol. Uno sfogo emozionale e nervoso per i gol non segnati in campionato?
Dopo l’allenamento giocatori, staff e proprietà hanno cenato assieme. Oggi una sola seduta, giovedì mattina ‘partitella interna’. Da venerdì a domenica ‘tutti a casa’ (leggi tre giorni di meritato riposo).
Mister, abbiamo notato un intenso fervore sul campo:
“È vero, era il nostro obiettivo di lavorare nel pomeriggio sullo ‘spirito di squadra’, i ragazzi si sono divertiti. Il mattino ci siamo per contro concentrati sull’alta intensità. Li ritengo opportuni questi momenti ‘spensierati’, fa bene ogni tanto rilassarsi e distendersi. Stasera (martedì) ceniamo assieme: sono queste ‘piccole’ cose che fanno grande una società”.
Una settimana decisamente tranquilla:
“Una cosa importante è che dopo mesi di grande intensità tutti possano recuperare bene dal momento che siamo in pausa per la Nazionale. Poi da lunedì si ricomincerà al ritmo di sempre” (in vista di fare la ‘festa’ a due avversari: lo Sciaffusa per rimanere in corsa nel Trofeo Sandoz - come veniva denominata ai tempi la Coppa svizzera, il Vaduz per evitare che si crei un baratro tra le squadre di fondo classifica, una delle tre è il Bellinzona, e quelle che stanno davanti (i punti da recuperare sull’Aarau, settimo, sono già 5 – ndr).
Due obiettivi da centrare:
“Sono ottimista, i ragazzi stanno bene sia fisicamente che mentalmente (chi andava dicendo che si era tornati al punto dell’anno scorso non c’ha azzeccato, ndr)”.
A Neuchâtel i minuti di recupero sono stati da urlo: prima la rete annullata a Pollero per presunto fuorigioco, poi il gol di Ranjan quando l’epilogo sembrava ormai scritto:
“Noi ci abbiamo sperato sino all’ultimo secondo, era giusto crederci perché i ragazzi non mollano mai un attimo: è questa l’anima della squadra, alla fine siamo stati premiati: l’1-1 ci sta al 100 per cento”.
Arriverà anche la vittoria?
“Lo speriamo tutti, lavoriamo per vincere, l’obiettivo è appunto di portare a casa i tre punti nella prossima di campionato con il Vaduz (venerdì 22 settembre, Comunale, ore 19.30)”.
Mercato ancora aperto?
“Abbiamo ancora due giorni di tempo, può darsi che arrivi ancora qualcuno (un centrocampista, ndr)”.
Magari un leader?
“Ma no, di leader abbiamo già un Mihajlovic, un Tosetti, adesso c’è anche Iacobucci (“Alessandro è un portiere d’esperienza che dà stabilità e tranquillità ai giocatori, si è integrato benissimo, è stato tra l’altro accolto alla grande dai suoi nuovi compagni: un bell’acquisto”), sono tre giocatori di grande esperienza. Penserei piuttosto a un giocatore che porti più dinamicità a centrocampo”.
Anche il diciottenne Neelankandan si è inserito bene, a conferma – come più volte sottolineato da lei - dell’affiatamento e compattezza del gruppo:
“Certo, qui parliamo di un giovane che deve continuare a lavorare bene e restare umile. Ranjan sta facendo la strada giusta, è però importante per lui tenere i piedi ben piantati per terra. Per me questo ragazzo è una grande promessa per il futuro”.