KART
Quella pista che non vide mai la luce
La struttura doveva contenere un ristorante, un bar, un negozio, box permanenti, tribune fisse e un parco giochi
Pubblicato il 08.09.2023 05:37
di Giorgio Keller

A cavallo dei due secoli, a Lugano vengono disputati undici Gran Premi di Lugano di karting sui piazzali attorno allo stadio di Cornaredo con notevole presenza internazionale. Da lì salta fuori l’idea di una pista nel Luganese. Frammenti di storia che riprendiamo al Giornale del Popolo dell’11 luglio 1996 a firma Roberto Guidi.
Un anno fa l’esibizione sul piazzale dello stadio era stata una semplice presentazione della disciplina al pubblico: lo scorso weekend il Gran Premio di Lugano ha dimostrato che il kart conquista sempre più simpatie, consensi e praticanti. E allora è giusto battere il ferro finch’è caldo. Im Ticino esiste una pista sul Piano di Magadino, che tuttavia non riesce ad assecondare le numerose richieste degli appassionati. Molti sono costretti ad emigrare in Italia o nella Svizzera Interna. Qualcosa può e deve cambiare. Il Lugano Kart Team – promotore delle iniziative sopraccitate – ha già in mente un progetto piuttosto preciso in merito alla creazione di una pista permanente nel distretto. E ora attende una risposta (affermativa) da parte del Consiglio di Stato per avviare le pratiche del caso.
Il GP a Lugano è tornato dopo una pausa di 32 anni: il successo è stato strepitoso, con la presenza (malgrado l'insistente e fastidiosa pioggia) di almeno 5mila persone. “Abbiamo notato un forte entusiasmo attorno alla manifestazione — ci dice Raoul Fontana, responsabile delle pubbliche relazioni del sodalizio – e la gara dovrebbe diventare un appuntamento tradizionale». Nato solo un anno fa (e con più di 120 soci), il Club ha le idee decisamente chiare: “L’obiettivo è creare un impianto permanente nel Luganese, molto più grande di quello del Piano di Magadino. In merito abbiamo già scritto alle autorità cantonali e attendiamo una risposta». Il Kart Team - presieduto da Ruben Fontana - fa sul serio ed ha in mano una serie di carte apparentemente vincenti; i finanziamenti (pronti due milioni da imprenditori privati), il progetto di massima (da attuare su un terreno di proprietà cantonale di 30mila mq allo svincolo autostradale di Lugano nord) e un paio di alleati preziosi.
“Lo svincolo della N2 sarebbe l'ideale perché non esistono problemi di rumori, essendoci già l’autostrada. Poi è facilmente raggiungibile e vicino alla città. In alternativa abbiamo un paio di proposte, tutte su un’area tra i 30 e i 50mila mq”. Già, perché il progetto non si esaurisce alla pista, e i fruitori non saranno solo i possessori di kart. Ovvio che il tracciato dovrà essere di ottima fattura (e sarà infatti di 1 km e 80 metri così da poter eventualmente ospitare campionati europei e mondiali) ma attorno verranno create una serie di strutture aperte a tutta la popolazione.
l gioiellino luganese sarebbe composto da un ristorante, un bar, un negozio, box permanenti dove lasciare i kart, tribune fisse e soprattutto un parco giochi per i bambini con tanto di mini circuito con piccole vetture a gettoni. “Il complesso – che creerebbe 5-6 nuovi posti di lavoro – sarebbe un interessante centro per gli appassionati ma anche per le famiglie. Un luogo si svago dove passare qualche ora in compagnia dei bimbi o dell’amica. Il circuito dovrebbe diventare anche una discreta attrattiva turistica, un “plus” apprezzato da chi vuole noleggiare un piccolo bolide e farsi una garetta con gli amici. Senza dimenticare l’aspetto legato alla prevenzione degli incidenti. Oggi tutti i giovani corrono veloce sulle strade: sarebbe meglio se sfogassero la propria esuberanza in pista”. In questo progetto, il Lugano Kart team è spalleggiato anche dall’Automobil Club Svizzero che organizzerebbe corsi di pilotaggio, antisbandamento, ecc…
“Le autorità investono molto, e giustamente, per realizzare piscine, palestre, campi vari; credo che anche la nostra proposta meriti considerazione, soprattutto in virtù del fatto che in Ticino ci sono 3-400 praticanti attivi oltre ad almeno duecento appassionati non iscritti ad alcun club”. Il kart è ormai una disciplina che – soprattutto alla luce delle attività promosse a Lugano nell’ultimo anno - interessa anche diversi comuni limitrofi. “Sulla scia del successo di domenica scorsa ci hanno chiesto di portare una gara di kart altrove, ad esempio a Campione d’Italia. Ringraziamo per l’invito ma al momento vogliamo seguire da vicino l’evolversi ella situazione nel, Luganese. E il sogno, oltre alla pista permanente, è organizzare una gara in centro città. Diventeremmo davvero la Montecarlo dei kart”.
Redazionalmente, oggi aggiungiamo: a conti fatti, anche dopo due incontri in governo a Bellinzona, però, la pista non venne mai realizzata, vittima tra autorità autostradali, questioni logistiche e l’idea di costruire dei depositi. Peccato.