Porte
girevoli: Mancini doveva essere a Skopje per giocarsi le
qualificazioni con l'Italia, invece si trova altrove. È diventato,
con tante polemiche, l'allenatore più pagato al mondo e ha fatto il suo
debutto. È cominciata la sua avventura con l'Arabia Saudita. Una partita
fantasma: l'avversario è stato Costa Rica, poi il 12 settembre ci sarà
la Corea. Un tecnico all'improvviso. I giocatori hanno cercato di
capirlo, sono arrivati alla spicciolata, sono 26 i convocati. Il
Mancio non li ha mai visti dal vivo, ma gli ultimi giorni li ha
passati al video, osservando filmati, siamo o non siamo nell'epoca delle
immagini? L'esordio si è tenuto lontano dal Medio Oriente, avviene ai
confini tra la Scozia e l'Inghilterra. Lo stadio scelto è quello del
St. James Park, è la casa del Newcastle. Gli arabi hanno comprato di recente il club, Pif, il fondo sovrano da 600 miliardi di
dollari, ha in mano le sorti di tutto lo sport saudita. Ha una
potenza economica inaudita e che intende usare per raggiungere i suoi
obiettivi. I prezzi popolari nulla hanno potuto, i tifosi locali sono
stati eufemisticamente tiepidi, anzi sono stati completamente
disinteressati all'evento. Ma per Mancini l'appuntamento che conta ci
sarà a gennaio, inizierà la Coppa d'Asia. Il girone d'apertura
verrà disputato contro Oman, Kirghizistan e Thailandia. Le ambizioni
sono chiare: si parte per vincere. La Nazionale veniva da 4 sconfitte
consecutive. Eppure, sotto la guida del francese Renan, i falchi
sauditi al Mondiale avevano sconfitto clamorosamente l'Argentina.
L'italiano sarà supportato da una pletora di collaboratori e per
ricevere i giusti benefici fiscali dovrà risiedere in Arabia per 183
giorni all'anno. Il mister si sente fiducioso, secondo lui il talento
su cui lavorare non manca e la tattica è chiara: tutti all'attacco.
Dopo ci sono anche le qualificazioni per il prossimo Mondiale e le
pressioni aumenteranno a dismisura. È lautamente pagato per ottenere
risultati. Ma l'amichevole è andata male. Ha vinto la Costa Rica per
3 a 1 e gli spalti erano pressoché deserti. Neymar, Ronaldo e
Benzema non possono essere schierati.
Calcio

Mancini e l'amichevole nel deserto
Comincia male l'avventura del tecnico italiano sulla panchina dell'Arabia Saudita