HOCKEY
L’ultimo ballo di due fuoriclasse senza l’alloro?
Damien Brunner e Julien Sprunger, entrambi 37enni, potrebbero essere alla loro ultima stagione
Pubblicato il 09.09.2023 08:57
di Marco Maffioletti
L’imminente stagione potrebbe rappresentare l’ultima occasione per ammirare due fortissimi giocatori che per tanti anni ci hanno deliziato con tanto spettacolo, ovvero Damien Brunner (nella foto, con la maglia del Lugano) e Julien Sprunger. Entrambi 37enni, i due attaccanti destri, in scadenza di contratto, hanno dichiarato che attenderanno qualche mese prima di prendere una decisione definitiva in merito al loro futuro. Quella del ritiro è una possibilità molto concreta. I due sono i due giocatori elvetici più forti dell’era moderna a non aver mai vinto un titolo e hanno qualche aspetto in comune. Oltre all’età, alla classe e al fiuto del gol, sono spesso stati falcidiati da infortuni durante l’arco della loro carriera, eppure dall’alto della loro forza sono sempre tornati a dominare le scene. In Nazionale, pur avendo avuto logicamente il loro spazio, in fin dei conti hanno disputato “solamente” 4 (Sprunger) e 5 (Brunner) rassegne iridate. Ci sono però evidentemente anche grandi diversità tra i due. Se Sprunger per così dire è sempre stato un predestinato, già in età da teenager, lo stesso non vale per Brunner, la cui esplosione non era attesa, o perlomeno non in queste proporzioni. Prova ne è che Julien a soli 17 anni nella stagione 2003-04 era già al suo primo campionato da titolare, mentre Damien ha dovuto aspettare il 2006 prima di debuttare nella massima lega. Quest’ultimo le nazionali giovanili le ha viste, a differenza di Sprunger, solamente in cartolina. Logica conseguenza è pure la discrepanza tra i due in merito al primo Mondiale disputato con la Nazionale maggiore: Sprunger già nel 2007, Brunner solo nel 2010. Diversa pure la tipologia di carriera: Il friborghese ha trascorso l’intera vita hockeistica indossando solo e unicamente la maglia del suo Gottéron, diventando quasi un unicum. Ecco, lui sì che si può definire una vera bandiera, termine spesso usato a sproposito. Lo zurighese invece, oltre a tentare l’avventura in NHL, di casacche in Svizzera ne ha portate 4 (Kloten, Zugo, Lugano e Bienne) Impressionanti i numeri dei due: Sprunger in 988 partite ha segnato 374 reti fornito 372 assist, Brunner in 715 sfide ha realizzato 333 gol e sviolinato 325 assist. Inoltre il nativo di Kloten scrisse la storia nel 2012, quando vinse la classifica dei marcatori: fu il primo svizzero, 30 anni dopo il mitico Guido Lindemann. In un mondo perfetto i due fuoriclasse di coppe ne avrebbero già alzate come minimo un paio, se le sarebbero meritate, ma si sa, non sempre nella vita esiste una giustizia. Sprunger ha perso una finale, Brunner tre, l’ultima qualche mese fa con il Bienne. Per gli inguaribili romantici la finale perfetta sarebbe dunque quella tra Bienne e Friborgo, scenario però che appare assai improbabile. La realtà è che verosimilmente entrambi lasceranno le scene senza mai diventare campioni. Un fatto che però non sminuisce le carriere di questi fenomeni. Godiamoci quindi ancora gli ultimi scampoli di genio dei 2 artisti , poi resteranno solamente i ricordi, i video e un po’ di magone.