CALCIO
"Ingenuità pagate a caro prezzo"
Il Lugano II si fa rimontare a Bulle: il tecnico parla della sconfitta e del momento della squadra
Pubblicato il 11.09.2023 08:30
di L.S.
Una sconfitta che brucia: in vantaggio di due reti, il Lugano II si è fatto rimontare a Bulle. Per Ludovico Moresi, tecnico dei bianconeri, spiegare l’accaduto è piuttosto semplice:
“Si tratta di ingenuità, siamo una squadra giovane e ogni tanto commettiamo questo tipo di errori”.
L’espulsione di Pizzigalli, sul 2 a 0 per voi, ha complicato un po’ le cose, vero?
“Sì, certo, però non possiamo dire nulla contro l’arbitro. I due cartellini gialli sono giusti: soprattutto il secondo fallo non avrebbe dovuto farlo. Ma come detto, sono cose che accadono, quando ci si mette intensità”.
E poi è arrivato il rigore nel finale:
“Diciamo spesso di fare attenzione in area di rigore, di non mettere la gamba perché è molto rischioso. Purtroppo è accaduto, il fallo c’era e non possiamo farci più nulla. Sono tutte lezioni per il futuro”.
Ma Moresi vede in qualcos’altro la svolta della partita:
“Abbiamo incassato due reti in due minuti, con un nostro giocatore che aveva i crampi, ma che ha voluto restare in piedi a tutti i costi. Dalla panchina gli avevamo detto di buttarsi per terra, per effettuare il cambio, ma è stato inutile. Praticamente in nove contro undici, loro ne hanno approfittato e ci hanno fatto due gol. Peccato”.
Già, peccato, anche perché per 60 minuti è stato un gran bel Lugano:
“Dopo la vittoria con il Paradiso si poteva temere un piccolo calo di tensione e invece la squadra ha interpretato molto bene la partita. Ero quasi convinto che avremmo portato a casa il risultato. Perdere così fa male”.
Siete andati a Bulle un po’ rabberciati, senza un paio di elementi importanti che solitamente vi rinforzano:
“Sì, è vero, i giovani della prima squadra che spesso ci danno una mano, erano nelle varie nazionali, mentre i fuori quota della prima squadra non potevano giocare poiché erano scesi in campo la settimana prima a Lucerna. Ma è una situazione a cui dovremo abituarci, perché con le coppe europee non credo che la prima squadra potrà mandarci tanti giocatori”.
Non tutti i mali vengono per nuocere: sarà l’occasione per i giovani di mettersi in mostra, no?
“Sì, certo, soprattutto quelli della Under 19, che adesso vengono in panchina. Avranno sicuramente l’occasione di maturare qualche esperienza in una categoria superiore. Ora tocca a loro”.
Uno su tutti Ranjan Neelakandan, giocatore del Bellinzona che in questo weekend era impegnato con la Nazionale Under 19:
“Sì, lui è un prospetto interessante. Nella sua categoria fa spesso la differenza, ora lo aspettiamo a livelli più alti. Ma il gol che ha fatto a Neuchâtel con la maglia del Bellinzona dimostra che è un attaccante con il fiuto del gol. A soli 18 ha tanta grinta e buoni numeri: lasciamolo crescere con calma”.
Intanto sabato arriva il Bavois, che ne ha appena rifilati cinque al Bruhl:
“Questo campionato è molto difficile, fisicamente sono tutti fortissimi, noi proviamo a fare la differenza a livello tecnico. Ogni partita è impegnativa e lo sarà anche la prossima. Ma per la crescita dei ragazzi è giusto che sia così”.