CALCIO
La ‘bandiera’ continua a sventolare in casa ACB
Per Dragan Mihajlovic battere lo Sciaffusa in Coppa è un imperativo
Pubblicato il 12.09.2023 06:35
di Enrico Lafranchi
Dragan e il Bellinzona: “La maglia granata la porto nel cuore, ci ho giocato oltre 100 partite”. Mihajlovic e il mister: “Con Chieffo si è instaurato subito un bell’ambiente, ha dalla sua una grande positività. Sono molto contento di lavorare con lui”. Dragan Mihajlovic e i tifosi: “Il loro affetto e la stima mi hanno riportato qui. È giusto che io dimostri riconoscenza verso di loro e la società”.
Queste semplici (e sincere) dichiarazioni illuminano il carattere dell’ex capitano che ha compiuto 32 anni il 22 agosto. È successo che l’anno scorso il suo contratto era stato messo in discussione: “La società mi aveva comunicato che ci sarebbero stati dei cambiamenti di programma e che sarebbe stata allestita una squadra più giovane. Ho capito che non avrei iniziato con i compagni e che ero libero di cercarmene un’altra”. Un brutto momento, superato facendo buon viso a cattivo gioco ma soprattutto con la mentalità del giocatore professionista. Dragan in carriera non ha mai percorso la strada del vittimismo, ha scelto quella della serenità. Si è sempre fatto apprezzare per il suo equilibrio, la sua schiettezza, la sua sincerità. Come lo sono (sinceri) gli applausi che i tifosi gli rivolgono a ogni uscita dal campo. La sua è da considerare una carriera felice e appagante. Rieccolo giocare con la grinta di sempre. Di sicuro la ‘bandiera’ granata continuerà a sventolare in casa ACB. Dragan è uno che non molla mai!
Sempre disponibile e cortesissimo gli abbiamo parlato in vista della partita di coppa con lo Sciaffusa.
Affrontate una squadra che sulla carta è alla vostra portata:
“Sì, lo Sciaffusa è un avversario che conosciamo, quest’anno ha incontrato delle difficoltà. Noi ci stiamo preparando bene, saremo pronti ad affrontarlo in questa sfida di coppa”.
La bella prestazione con il Neuchâtel Xamax è da ritenere un ‘segnale’ importante:
“Abbiamo tirato fuori un pareggio più che meritato. Un punto che fa tanto morale ma anche classifica visto che anche il Baden è andato a pareggiare a Sion. Lo abbiamo conquistato fuori casa contro una compagine molto dura, anche questo depone a nostro favore”.
La classifica ha subìto una ‘scossa’, piccola ma incoraggiante:
“È quello che ci voleva. Il prossimo impegno di campionato l’avremo con il Vaduz, dovremo cercare la vittoria con tutti i mezzi”.
Si è mosso qualcosa anche in voi?
“Credo che abbiamo capito qual è l’aspetto su cui bisogna lavorare come insieme di squadra. A Neuchâtel abbiamo fatto bene, adesso è importante cercare di portare a casa i tre punti”.
In allenamento grande intensità ma anche momenti, per così dire, di svago e divertimento…
“Ci vuole, ci vuole… Soprattutto quando si fatica tanto per preparare nel migliore dei modi la partita”.
È arrivato Iacobucci, un portiere di classe:
“Gli mando un grande in bocca al lupo, speriamo veda meno palloni possibili nella sua rete… (ride). 
Nel frattempo il mercato annuncia l’arrivo di ben tre centrocampisti. Secondo noi soluzioni adeguate sarebbero invece state più utili per l’attacco che è un po’ il ‘credo’ calcistico di Chieffo. Fino ad oggi inconcludente, pasticcione. È davanti che i ‘vetri’ del gioco si appannano. Punto di vista personale, naturalmente.