Il Lugano è sempre più sicuro della propria forza. Secondo posto dietro l'inarrivabile Zugo. Chi l'avrebbe mai detto solo due mesi fa?
Intanto Serge Pelletier getta acqua sul fuoco e indica sempre
l’obiettivo "primario": la partita successiva.
Stasera si torna alla Corner Arena contro il
Losanna in un incontro di capitale importanza per chiudere la pratica secondo posto. Un bell'esame di maturità, non c'è che dire, dove si può già sentire il profumo di playoff.
Il merito di questa scalata è di tutta la squadra e ovviamente, lo andiamo ripetendo ormai da tempo, di questo allenatore che nonostante i grandi risultati, con ogni probabilità non si vedrà rinnovare il contratto per le
prossime stagioni. La sensazione è che la società sia ormai orientata a seguire strategie diverse.
Fa male anche l'addio di
Dario Burgler che fino all’ultimo ha cercato di trovare un accordo con la società. Il 33 enne si dev'essere stancato di aspettare e probabilmente la proposta di un
solo anno di contratto lo ha fatto virare per la Leventina (due anni con opzioine per una terza).
Bel colpo dell'Ambrì che si accaparra un giocatore che ha dimostrato ancora una volta di poter fare la differenza e
segnare reti pesanti. Lo farà nel nuovo impianto leventinese e sono convinto che a noi mancherà tanto. Ne sono certo.
Difficile conoscere o interpretare la strategie di Domenichelli che avrà avuto sicuramente i suoi buoni motivi. L'idea è quella di ringiovanire il roster e a questo punto credo che anche Sannitz possa chiudere qui la sua carriera. “Se non rinnovo,
smetterò.” ha più volte detto il giocatore momò durante la stagione.
Prepariamoci a vedere un Lugano più giovane e con un nuovo allenatore. L'idea stuzzica anche se un po' di nostalgia per chi non ci sarà più sarà inevitabile.
Per il capitolo stranieri non ci possono essere dubbi: Tim Heed è da riconfermare assolutamente. Un difensore così
è una fortuna averlo in squadra e Domenichelli crediamo farà di tutto per
trattenerlo. Arcobello e Boedker, due valori sicuri, hanno ancora il contratto e perciò non ci saranno problemi.
Resta un punto interrogativo riguardo a Lajunen: l giocatore
sembrava in partenza e invece ha avuto un enorme sussulto diventando una pedina importante, per non dire fondamentale, per gli equilibri della squadra. Lo si è visto contro l’Ambrì e a
Davos dove la sua assenza si è sentita e la squadra in qualche frangente ha sbandato un po'.
Certo che tenerlo come quinto straniero non sarebbe male. A
meno che pure lui possa salire di un’ottantina di km verso il Gottardo…