“Ci complichiamo la vita da soli: siamo primi in classifica e facciamo scoppiare questi casi”.
Valon Behrami, alla RSI, non risparmia critiche importanti soprattutto al tecnico Murat Yakin. Ma l’ex nazionale parte da Xhaka: “Stiamo parlando di un ragazzo intelligente, che in questo caso poteva essere più furbo e invece di criticare gli allenamenti, poteva semplicemente dire che la squadra era un po’ sotto ritmo”.
Valon continua: “Oltretutto tre o quattro giorni di allenamenti sotto ritmo non modificano certo la prestazione della squadra”.
Insomma, se la squadra ha giocato male non è certo colpa di una preparazione poco efficace.
La critica più feroce è però quella riservata a Murat Yakin:
“Vuol far vedere che ha il controllo sulla squadra, ma non ce l’ha. I rapporti vanno coltivati e costruiti, come avevano fatto in passato Hitzfeld e Petkovic. Ai giocatori vanno dati dei limiti e se gli vengono permesse certe cose e non ci sono ripercussioni, allora è chiaro che poi le cose si complicano”.
Cosa fare adesso con Xhaka? “Non possiamo pensare di rinunciare a un giocatore come lui. Piuttosto bisogna cercare di ricucire il rapporto che in questo momento non c’è, perché Xhaka è un ragazzo sensibile che ha bisogno di sentire la fiducia e parlare con l’allenatore. Finora, la fortuna, sono stati i risultati positivi che hanno coperto tutto”.