Ci voleva una vittoria, e vittoria è stata.
Tre punti fondamentali per la classifica, per il resto c’è poco da dire.
È stata una Svizzera bruttina, autrice soprattutto di un primo tempo inguardabile.
Yakin schiera la squadra con la difesa a tre (tanto cara a Petkovic) e inserisce addirittura cinque punte, nella speranza di trovare subito la rete e portare così la partita in discesa.
Non è però il caso e si deve così attendere l’inizio della ripresa, con un’azione Xhaka-Itten, per aprire il risultato.
La partita, a quel punto, è decisamente più facile, anche se i rossocrociati non convincono mai veramente. Nella ripresa, migliore rispetto al primo tempo, ha fatto vedere discrete cose anche il bianconero Steffen.
La seconda rete, quella che chiude definitivamente la contesa, è opera di Xhaka, che con un bel sinistro di piatto dai sedici metri, batte il portiere di Andorra Iker. Il capitano poi, con un gesto un po’ polemico, zittisce (forse) le critiche di questi giorni. O forse no. Chissà.
Nel finale, per un fallo su Ndoye (decisamente positivo il suo ingresso), la Svizzera usufruisce anche di un calcio di rigore, che Shaqiri non sbaglia.
Alla fine è un 3 a 0 che ci permette di restare comodamente in testa al girone, ma è ovvio che sulla prestazione ci sarebbero tante obiezioni da muovere.
Aspettiamo altri impegni decisamente probanti.