CALCIO
"Quel bacio l'avrei dato anche a un uomo"
Il presidente della Federazione spagnola Rubiales si confessa dopo il famoso bacio a Jenny Hermoso
Pubblicato il 13.09.2023 08:23
di Red.
L'ex presidente della Federazione spagnola di calcio Luis Rubiales, ha rilasciato un'intervista al giornalista britannico Piers Morgan, in cui ha analizzato lo scandalo in cui è stato coinvolto dopo aver baciato Jennifer Hermoso.
E si parte proprio dal bacio con Jenni Hermoso: "Le mie intenzioni erano nobili e al 100% non sessuali. È stato un momento di felicità, di fusione. La gente non ha il contesto. Senza dubbio l'avrei fatto anch'io se la nazionale maschile avesse vinto la Coppa del Mondo. L'ho fatto quando ero un giocatore e per più di due decimi di secondo. È chiaro che ho sbagliato e l'ho detto fin dall'inizio. Non c'era nessuna intenzione o connotazione sessuale, solo apprezzamento".
E poi c'è il gesto osceno nel palco davanti alla regina: "Questo gesto mi fa vergognare di più. Mi vergogno davvero. Non ci sono scuse. In Spagna abbiamo un'espressione che significa 'ole tus huevos' o 'ole tus ovarios' e significa 'bravo, ben fatto'. Era indirizzata a Jorge Vilda, non ho ancora avuto modo di scusarmi personalmente con la Regina. Tutta la famiglia reale mi conosce, il Re è una persona spettacolare".
E cosa dire della reazione successiva di Jenni Hermoso e del discusso video sull'autobus: "Jenni ha detto che il bacio è stato spontaneo, che è stato un aneddoto, l'ho sentita dirlo. Sta mentendo? Non ho intenzione di rispondere, ma avete una radio e potete ascoltarlo. Nel video della squadra sul pullman vedo una squadra che ha vinto la Coppa del Mondo. Sento il 'bacio, bacio', mi chiamano "presi", che è il modo in cui mi chiamano i miei amici".
Il dibattito generato in Spagna, ma non solo, è stato enorme: "Non ho intenzione di entrare nel merito di ciò che è stato detto. Non si tratta di un dibattito su uomini e donne, ma sulla verità. Non voglio categorizzarlo e non voglio altre polemiche. Conosco la verità e sono molto sereno sulla mia innocenza. Ho commesso un errore e non ho intenzione di commentare quello che hanno detto altri giocatori, allenatori o federazioni".
E sulla sciopero della fame di sua madre e la situazione delle sue figlie, commenta così: "Ero con mia madre a Motril, le porto sempre il gelato che le piace. È ipertesa. Ha 72 anni e ha problemi. Le mie figlie? Soffrono più per me che per loro. Ho avuto molti momenti di sostegno dalla mia famiglia e dalla mia terra. In tutto quello che mi è successo, anche persone che non conosco mi hanno sostenuto".
Sulla sospensione della FIFA: "Il processo è stato molto rapido, senza la possibilità di avere una difesa. È molto ingiusto. Non mi hanno inviato le motivazioni, sono un avvocato e non riesco a capire questo".
Ma c'è davvero la possibilità che finisca in prigione: "Sono sicuro che la verità verrà fuori. Non sono un criminale. Guardate la mia faccia. Sono una brava persona che in un momento di grande felicità, vincere una Coppa del Mondo, ha commesso un errore".
Alla fine però, Rubiales si è scusato: "Un presidente non può comportarsi così: un presidente può abbracciare, ma in modo più diplomatico. Penso che il comportamento non sia stato appropriato, ma è stato effusivo e frutto dell'emozione di essere campioni".
E sulle sue dimissioni da presidente della Federazione spagnola: "Non ho intenzione di continuare. Ho una sospensione che sta iniziando e che continuerà. Amo il mio Paese e non voglio che questo influisca su di esso. Siamo anche in corsa per la Coppa del Mondo 2030, abbiamo lottato duramente per questo e penso che sia meglio lasciare. Non voglio essere egoista. La situazione è cambiata molto in tre settimane, da quando ho detto che non mi sarei dimesso a oggi. La vita è così. Cose belle e cose brutte. Sono giovane e voglio solo stare bene, stare con la mia famiglia...".