Su questa testata, alla vigilia dell'impegno di Coppa svizzera, era stato scritto di fare attenzione a questa squadra capace, nel turno precedente, di eliminare lo Stade Nyonnais, squadra di Challenge League. E, manco a dirlo, i ginevrini hanno fatto la loro parte, nella prima frazione, mettendoci velocità e agonismo, vale a dire le armi che le squadre più deboli tecnicamente mettono in campo contro le più forti.
E, infatti, i ticinesi hanno tremato, in un paio di occasioni: per fortuna però di Mattia Croci Torti, la mira degli avversari non è stata pari alla loro voglia di fare del male alla più blasonata compagine di fronte a loro. Come però accade in questi casi, il ritmo tende a calare col passare dei minuti, e a emergere è la maggiore classe. E non è stato un caso che a trovare il bandolo della matassa sia stato Bottani, migliore in campo dei suoi, che si è inventato un perfetto assist per Celar che lo sloveno, ieri meglio che nelle ultime partite, ha insaccato. A quel punto, la sfida per i bianconeri è proceduta in discesa, nonostante qualche sussulto dei ginevrini a inizio ripresa. Tuttavia le reti ancora di Celar e di Bottani, nel recupero, hanno chiuso i giochi.
E, infatti, i ticinesi hanno tremato, in un paio di occasioni: per fortuna però di Mattia Croci Torti, la mira degli avversari non è stata pari alla loro voglia di fare del male alla più blasonata compagine di fronte a loro. Come però accade in questi casi, il ritmo tende a calare col passare dei minuti, e a emergere è la maggiore classe. E non è stato un caso che a trovare il bandolo della matassa sia stato Bottani, migliore in campo dei suoi, che si è inventato un perfetto assist per Celar che lo sloveno, ieri meglio che nelle ultime partite, ha insaccato. A quel punto, la sfida per i bianconeri è proceduta in discesa, nonostante qualche sussulto dei ginevrini a inizio ripresa. Tuttavia le reti ancora di Celar e di Bottani, nel recupero, hanno chiuso i giochi.
Note positive da Ginevra vengono quindi dall'attacco e da Mai, apparso in netto recupero sia nelle chiusure che, soprattutto, in fase d'impostazione da dietro. Qualche perplessità ancora su Saipi, che ha mostrato alcume incertezze fuori dai pali. Il giovane ex Sciaffusa è estremamente promettente, ma ha in questi gesti tecnici (peraltro complessi, va detto) il proprio punto debole. Bisognerà lavorarci ancora, fermo restando che il ritorno di Mai in mezzo alla difesa darà al Lugano un'arma in più nel gioco aereo in retroguardia. Appuntamento quindi a giovedì quando, a Zurigo, i sottocenerini faranno il loro esordio in Conference League, contro i norvegesi del Bodø Glimt.