FOMRULA 1
Il capolavoro di Sainz
Lo spagnolo tiene dietro le due mercedes e vince: Verstappen polemico, non va sul podio
Pubblicato il 18.09.2023 07:23
di Silvano Pulga
E così, per la prima volta in questo 2023, nessun pilota della Red Bull è salito sul podio. I due conduttori della scuderia sinora dominatrice, infatti, dopo aver sofferto nelle qualifiche, sono stati costretti a partire indietro (Max Verstappen, con l'undicesimo tempo, in sesta fila, Checo Pérez addirittura in settima, col tredicesimo), lasciando così via libera al resto del gruppo, capitanato da Carlos Sainz, partito in pole position, con al fianco la Mercedes di George Russel. Tattiche diverse per le due Ferrari, con lo spagnolo partito con le gomme medie e il compagno Charles Leclerc con le morbide. 
Marina Bay, come sappiamo, è pista da Safety Car: e non è stato un caso, infatti, che le due Red Bull siano partite con le gomme dure, sperando in un ingresso dell'auto di soccorso, per recuperare qualche posizione, non entrando ai box. E infatti, al ventesimo giro, dopo un incidente occorso a Sergeant, la Safety Car ha fatto il suo ingresso in pista, mettendo tutti nelle condizioni di cambiare le gomme tranne, appunto, le Red Bull. Tuttavia, era impensabile terminare la corsa con un solo treno di pneumatici: e, infatti, le vetture della scuderia anglo/austriaca, con il passare dei giri, hanno iniziato a perdere terreno nei confronti di tutte le altre, dotate di copertoni più performanti. A quel punto, Max e il compagno (rispettivamente al 41° e 39° giro), visto che non si sono verificate situazioni d'ingresso della Safety Car, hanno dovuto arrendersi e cambiare le gomme, perdendo così la possibilità di lottare per il podio. 
Non potevano prevedere il futuro, al box Red Bull, perché al 44° giro è entrato in vigore il regime di Virtual Safety Car, del quale hanno invece approfittato le due Mercedes, in quel momento rispettivamente al quarto e quinto posto, le quali avevano ancora in riserva un treno di gomme medie. Gli ultimi giri sono stati caratterizzati così dalla grande rimonta di George Russel e Lewis Hamilton i quali, dopo aver superato Charles Leclerc, si sono portati a ridosso del duo di testa, in difficoltà per l'usura delle gomme. E qua è stato il capolavoro tattico di Carlo Sainz, che ha fatto avvicinare Lando Norris, in seconda posizione, quel tanto da consentire al pilota britannico della Mc Laren di aprire il DRS, rendendo così più difficoltoso il sorpasso al duo Mercedes. Ma i colpi di scena non finivano qua: prima di una delle ultime curve, George Russel ha infatti tocca un muretto con la posteriore sinistra, perdendo il controllo della monoposto: via libera al compagno di squadra, che ha così guadagnato un podio insperato, ma soprattutto alla Ferrari di Carlos Sainz, che ha tagliato il traguardo al primo posto.
Tante emozioni, quindi: via il gatto Max Verstappen, il resto del gruppo ha potuto ballare, una volta tanto, per il gradino più alto del podio. C'è stato anche chi, con malizia, ha voluto far notare come l'applicazione della direttiva tecnica 018, entrata in vigore proprio in questo fine settimana, e diretta a limitare la flessibilità di ali e altre componenti, potrebbe aver limitato le prestazioni della vettura sinora dominatrice del mondiale. Secondo Max Verstappen, la macchina sarebbe stata "inguidabile, non rispondeva alle modifiche". Horner nega collegamenti con la norma: la responsabilità potrebbe essere del fondo irregolare del circuito, ricavato da strade destinate alla normale circolazione viabilistica. Insomma, tutto rinviato al prossimo appuntamento. Per ora, a Maranello, come da tradizione, suonano le campane; e, forse, anche alla FIA qualcuno tira un sospiro di sollievo. La paura del dominio assoluto e del disamoramento da parte del grande pubblico era tangibile, anche se nessuno, ovviamente, lo ha mai detto apertamente. Appuntamento, quindi, alla prossima settimana, in Giappone.