Calcio
Il Barcellona si consegna a Xavi
La società ha prolungato il contratto al suo allenatore
Pubblicato il 23.09.2023 06:16
di A. L.
Il Barcellona ha una certezza: il suo allenatore. È ufficiale: Xavi ha prolungato il suo contratto fino al 2025, con opzione sino al 2026. Il mister è stato laconico: “Restare 15 anni? È complicato. Questo è il Barca e le richieste sono terribili. Queste sono le montagne russe. Io sono felice e sento che la società ha fiducia in me, ma dubito che potrò restare per 15 anni”. Nel calcio moderno un tecnico deve conoscere il calciatore come persona più che essere un competente del gioco. Serve un comunicatore che sia anche uno psicologo perspicace. La tattica è importante ma rischia di diventare un inutile orpello. Serve decifrare la natura umana e le sue contraddizioni, è necessario immedesimarsi in un contesto, perché, spesso, una squadra è molto di più di un club. Xavi si presentò al Nou Camp nel 2021. I catalani vivevano una crisi profonda. C'era l'esigenza che qualcuno raccontasse di nuova una storia, rinnovasse l'identità. Questo fece il duo Laporta-Xavi: rinvigorirono un messaggio. E i tifosi potevano cedere all'illusione e sperare ancora una volta. Xavi era un calciatore-architetto: un facitore di geometrie all'apparenza semplici ma geniali e fantasiose nell'esecuzione. Come allenatore è sicuro, non vacilla. Certo, il suo gigantesco passato e il suo carisma gli fanno, almeno per il momento, da scudo e depotenziano le critiche. Incentra il suo lavoro su parole come “solidarietà”, “impegno”, “attaccamento”. E punta su talenti giovani che vanno inseriti in una struttura solida. Il banco di prova della stagione è l'Europa. Dopo la sconfitta e il pareggio, nell'ottobre contro l'Inter, disse che quella era stata: “la settimana peggiore da quando sono allenatore”. La Champions è il vero obiettivo, quello che consegna alla gloria. Dovrà essere capace di gestire i tempi della stagione. Ma una vittoria l'ha già ottenuta: è stato in grado di risollevare il morale non di una squadra ma di un intero club. Perché le parole sono importanti.