Il Vaduz ha ‘timbrato’ subito
la partita: gol dopo 20 minuti, ce ne potevano stare tre! Finale ‘mortifero’: altri
due nei minuti di recupero, dopo lo 0-2 di inizio di ripresa. Se l'arbitro Nico
Gianforte, mediocre come sempre, avesse aggiunto 5 minuti, saremmo probabilmente
arrivati al ‘cappotto’, ammesso che non lo sia lo 0-4 rimediato dopo 93 minuti.
Eppure i granata nel secondo tempo ci hanno provato: Buchel, il loro portiere
(aveva fatto a lungo lo spettatore) ha effettuato un paio di interventi
decisivi quando il risultato non era ancora compromesso. Dopo l’entrata in
campo del grintoso e frizzante Centinaro (che ha colpito un palo che poteva riaprire la partita) al posto dello ‘spento’ Schetino,
qualche cosa di meglio dalla metà campo in su lo si è notato.
Quattro reti sono veramente
tante. Una figuraccia! Un errore di Rodrigues ha spalancato la porta di
Iacobucci alla formazione del Liechtenstein: una mazzata psicologica non solo per
il giocatore.
Può avere ragione Nando
Cocimano che a fine gara ha riconosciuto da parte dei suoi un atteggiamento
mentale non conforme a quello che si aspettava. È forse una conseguenza di
quanto successo in settimana? Il tecnico si è ben guardato dal chiamare in
causa i diretti ‘protagonisti’: Matteo Tosetti e Sandro Chieffo. Si è limitato
a dire che ogni giocatore, a prescindere dalla situazione venutasi a creare con
la sospensione dell’allenatore, era tenuto a dare il 100 per cento: per
rispetto al pubblico (mezzo migliaio di spettatori), alla maglia che indossa,
alla propria famiglia (anche l’ACB ne è una, tanto per capirci). Cocimano in
sostanza si è chiesto il perché di questa ‘attitudine’ sbagliata, troverà
sicuramente la risposta: “Non abbiamo corso, abbiamo perso tanti palloni: e
quando hai di fronte una squadra forte il risultato è questo”.
Il Bellinzona è sceso in
campo nella stessa formazione vittoriosa di Coppa. Matteo Tosetti è entrato nel
secondo tempo, anche la sostituzione di Samba, che non ha lasciato traccia, è
da ritenere giustificata.
Quattro reti, dicevamo, sono
tante, troppe. La fase difensiva è da rivedere? Iacobucci ha evitato che
finisse peggio, ora uscendo dai pali, ora salvando di pugni; ha compiuto anche
una ‘paratona’ su una bordata di Cicek che comunque al gol ci è arrivato
ugualmente seppure Stocklasa lo abbia mandato in campo solo per mezzora.
Checché se ne dica in questo
Bellinzona si nota una evidente carenza: la qualità! Ogni botte, dice quel tal
proverbio, dà il vino che ha. Che poi sul campo non si corra, non si lotti sufficientemente,
come è stato detto, è un altro paio di maniche. Contro lo Sciaffusa
l’atteggiamento era stato decisamente diverso. Sarà doveroso recuperarlo alla
Berformance Arena dove tira aria fredda: di rivincita!