OFFSIDE
Chieffo (per ora) non torna: e adesso?
Il tecnico ha comunicato di non voler rientrare: si proverà a convincerlo ancora ma...
Pubblicato il 23.09.2023 11:06
di L.S.
È stata una serata terribile. Il fortissimo acquazzone, lo scarso pubblico e soprattutto la scoppola subìta col Vaduz.
Se da una parte si sperava di continuare sulla striscia positiva delle ultime due partite (pareggio a Neuchâtel e vittoria in Coppa contro lo Sciaffusa), gli avvenimenti degli ultimi giorni avevano fatto suonare un campanello di allarme.
Chieffo, che dopo due giorni di assenza dal Comunale, rientra mercoledì in Ticino accompagnato dal suo agente, non era certo un bel segnale.
La sospensione, scaturita dopo qualche ora di riflessione, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E anche lo spogliatoio, inevitabilmente, ne ha risentito.
Con Chieffo si stava facendo un percorso che, nonostante i risultati non proprio eccezionali, iniziava lentamente a dare i suoi frutti. Perlomeno dal punto di vista del gioco e della motivazione. La squadra appariva compatta, coraggiosa e atleticamente preparata.
Con tutti i suoi limiti qualitativi, ovviamente.
L’allontanamento del tecnico, per problemi interni che potevano forse essere discussi e risolti tempo fa, ha di fatto interrotto la crescita di una squadra, che ieri sera è apparsa decisamente sottotono. Per non dire quasi svogliata.
E adesso cosa si fa?
Chieffo ha fatto sapere di non voler tornare. A Bellinzona, con l’ambiente granata, si è trovato bene, ma il rapporto con la dirigenza sembra ormai essere arrivato a un punto di non ritorno. Difficile pensare che in questi pochi giorni ci sia lo spazio per ricucire lo strappo. Il Bellinzona ci proverà ancora, con un ultimo disperato tentativo, ma il tecnico sembra fortemente ancorato sulle sue posizioni.
Martedì a Sciaffusa, se non ci sarà un clamoroso colpo di scena, toccherà ancora a Cocimano, ma poi bisognerà trovare una soluzione. E, per dirla tutta, non sarà facile pescare un allenatore che in poco tempo riesca a far reagire una squadra che in questo momento sembra decisamente scossa.
Come avevamo già scritto e detto, sospendere Chieffo è stato un errore.
Meglio piuttosto licenziarlo, a patto, ovviamente, di avere già pronto un sostituto credibile.
Altrimenti si sarebbe dovuto ricucire lo strappo, ripartire su nuove basi e dargli almeno la possibilità di sedere in panchina contro Vaduz e Sciaffusa. A quel momento, sarebbe stato giustificabile, in caso di risultati negativi, separarsene.
Così la frattura fa male, lascia disorientato il tifoso, che adesso non sa più cosa aspettarsi.
La classifica piange, ma fortunatamente Sciaffusa e Baden, almeno finora, non hanno dimostrato di essere superiori.
Bisognerà reagire in fretta. Adesso tocca ai giocatori, ma soprattutto alla società.