AUTOMOBILISMO
È ancora la Formula Max
Il campione del mondo torna a vincere: la Red Bull resta una spanna sopra le altre
Pubblicato il 24.09.2023 16:00
di Silvano Pulga
Non sapremo mai che cosa sia accaduto la settimana scorsa a Singapore alla Red Bull, tale da rallentare la macchina dominatrice del mondiale, impedendo a entrambi i piloti di salire sul podio. Quello che abbiamo però visto stamattina è che, qualunque cosa fosse stata, il formidabile team di tecnici della scuderia anglo-austriaca lo ha risolto, perlomeno per ciò che ha riguardato la monoposto di Max Verstappen. Il risultato è stata l'ennesima gara dominata dal campione del mondo in carica, con annessa vittoria matematica del titolo costruttori, nonostante gli zero punti conquistati dal compagno Checo Pérez, ritiratosi anzitempo dalla corsa: e tanto basta.
Dopo una breve parentesi, la Formula 1 è quindi ritornata Formula Max, con lui davanti (e giro più veloce, tanto per gradire) e il resto del gruppo a darsi battaglia dietro, divertendo tutto sommato chi ha avuto voglia, la domenica mattina, di sacrificare il sacro riposo festivo. Bene le Mc Laren, con Lando Norris ancora al posto d'onore, mentre il gradino più basso del podio è stato occupato dal compagno di squadra Oscar Piastri, tra i protagonisti del week end giapponese: per lui, infatti, oltre al piazzamento in gara, anche la seconda posizione in qualifica alle spalle del mostro Max, autore della pole con il tempo incredibile di 1.28.877, 581 millesimi in meno del pilota australiano della Mc Laren.
Senza infamia e senza lode la prova delle due Ferrari, partite rispettivamente col quarto tempo Charles Leclerc e col sesto Carlos Sainz, e giunte al traguardo con le medesime posizioni delle qualifiche, dietro quindi alle due Mc Laren, ma davanti alle Mercedes. In classifica costruttori, la scuderia germanica vanta ancora un vantaggio di 24 punti (289 contro 265), ma gli uomini di Maranello stanno accorciando le distanze. Certo: come diceva Tazio Nuvolari "Se arrivi due, hai perso tempo": però, di questi tempi, bisogna accontentarsi.  Considerando il calo dell'Aston Martin nelle ultime gare (Alonso è arrivato solo ottavo) e la distanza in classifica dell'emergente Mc Laren (la quale vanta solo 139 punti all'attivo), la lotta per la piazza d'onore sembrerebbe ristretta a queste due scuderie.
Perché, va detto, dietro lo squalo Max, nel mondo parallelo, la lotta sarebbe divertente. I sorpassi si vedono, si tenta anche d'inventarsi qualcosa a livello tattico (il gioco delle due soste e basta fatto da George Russel ha però detto male al giovane pilota britannico); non solo, dal momento che la regia, normalmente, si dimentica di Re Max, che fa corsa a sé di solito con una decina e più di secondi di vantaggio, concentrandosi invece sul gruppo dei terrestri, se uno fa finta di dimenticare chi è il battistrada, si potrebbe anche pensare che la lotta per arrivare davanti sia di difficile pronostico.
A parte le battute, a questo giro il campione del mondo ha davvero voluto dare una prova di forza evidente al resto del gruppo, dominando tutto il fine settimana nipponico, dalle qualifiche alla gara. Piaccia o no, la Red Bull resta una spanna sopra le altre, e nessuna modifica regolamentare (se mai fosse stata questa la causa del passo falso a Singapore, la settimana scorsa) è in grado di scalfirne il dominio. La macchina è indovinata, e il team tecnico ha una duttilità e una capacità incredibile di cucire la monoposto attorno al leader del mondiale, il quale ha anche (va detto) una classe sopraffina, visto che il compagno di scuderia, che pure corre con la stessa vettura, non è assolutamente in grado di mantenere lo stesso passo gara dell'olandese volante. Appuntamento, quindi, a Losail, in Qatar, tra un paio di settimane, dove Max Verstappen si giocherà il primo match point per chiudere matematicamente questa stagione, che lo ha visto, sinora, leader indiscusso.