HOCKEY
Alla ricerca della continuità
Un altro weekend da alti e bassi per Ambrì e Lugano
Pubblicato il 02.10.2023 10:06
di Marco Maffioletti
Dodicesimo posto con nove punti ottenuti in otto partite. Questo è il bilancio del Lugano in questo primo scorcio di campionato. I numeri nudi e crudi non sono certo travolgenti, ma c’è da dire che innanzitutto la classifica è cortissima e in secondo luogo i ragazzi di Gianinazzi qualche punto in più, considerando le prestazioni, lo avrebbero meritato. Anche nel weekend appena trascorso a farla da padrone è stata l’incostanza e una partenza decisamente in sordina. Concedere due reti in entrata agli avversari, come capitato al derby e a Kloten, non è l’ideale. Notevole però la reazione dei bianconeri, segno che il carattere e l’attitudine ci sono. Quello che manca ancora è ovviamente la costanza. Spesso sembra di assistere a tante partite all’interno della stessa. Un esempio su tutti è stata la sfida di Zugo, con un primo tempo pieno di difficoltà tra le grinfie dei Tori e un secondo invece con Thürkauf e soci a dominare in lungo e in largo. Per performare al massimo regime, oltre a un aumento della regolarità, sarà necessario che gli uomini chiave, ancora al di sotto delle aspettative, riescano a dare un’impronta maggiore al gioco ed evitare alcuni svarioni. A cominciare dall’estremo difensore Koskinen, non certo al top. Da un portiere straniero è lecito attendersi di più. Il finlandese non sta infondendo quella tranquillità necessaria e manca qualche big save. In difesa Andersson e Alatalo sono pure in difficoltà. A Kloten un errore del primo è costato una penalità con conseguente rete incassata, mentre il secondo ha con uno svarione dietro la propria gabbia ha permesso a Ramel d’insaccare il pareggio. Molto meglio attualmente ad esempio un Peltonen, arrivato senza grandi clamori, ma solido e senza strafalcioni difensivi. In attacco è lecito attendersi di più anche ad esempio da Marco Müller, che non appare al meglio fisicamente, e da Arttu Ruotsalainen. Il finlandese appare in ripresa, ma è ancora lontano dall’essere il giocatore ammirato a Kloten e la sfortuna sembra essersi accanita contro di lui. Il suo splendido gol al derby, che poteva essere quello decisivo, è stato vanificato da un fuorigioco. Contro la sua ex squadra all’overtime un suo tiro è stato invece respinto dal palo. Insomma, i centimetri al momento non sono con lui. Un po’ strano inoltre che Gianinazzi si sia voluto privare per l’intero weekend di Arcobello, decisamente uno degli elementi più in palla di questo inizio di campionato.  
L’Ambrì dal canto suo è settimo, con tre punti in più del rivale cantonale. Se contro il Lugano uscire con un punto è stato per così dire un lusso (con un Juvonen in formato gigante), di fronte al dominio bianconero, contro il Davos i leventinesi avrebbero meritato qualcosina in più, ma hanno sprecato troppe occasioni, mentre i grigionesi si sono dimostrati assai scaltri. Peccato anche per l’esitazione (frammista a sfortuna) di De Luca che ha portato alla terza rete di Knak e compagni, quella decisiva. A un giovanissimo, nel suo processo di crescita, evidentemente vanno perdonati questo tipo di errori. Un errore, oltretutto il primo del campionato, alla cui base c’è però la giusta personalità. L’attaccante di origine italiana sta facendo bene e dimostra di avere dei numeri veramente interessanti. Sempre schierato all’ala, personalmente sarei curioso di vedere il non ancora 19enne (li compirà a dicembre) anche al centro, suo ruolo prediletto. Inoltre i sopracenerini sabato hanno dovuto fare i conti con l’assenza di Virtanen, senza ombra di dubbio sino a qui il miglior difensore del gruppo. La partenza di stagione è comunque positiva, sia a livello contabile, sia a livello di prestazioni. Anche i biancoblù a tratti hanno dei rendimenti altalenanti all’interno della stessa gara. Si è visto inoltre bene come gli svarioni individuali si paghino quasi sempre cash, un esempio su tutti è quanto accaduto a Kneubuehler al derby, con Carr abile a sorprenderlo, ma d’altronde l’hockey è uno sport di errori. Sempre stratosferico il rendimento in powerplay, con il 40% di riuscita, ma è ovviamente impossibile pensare di poter mantenere questa percentuale. A livello di singoli ci sono margini di progressione per tutti ovviamente, ma l’unico forse al di sotto delle aspettative è attualmente Heed. Reduce da qualche guaio fisico, lo svedese, è alla ricerca delle migliori sensazioni. L’Ambri ha assolutamente bisogno di lui al top della forma.  
Peccato infine per il triste epilogo con i disordini creati da alcuni spettatori. Non capitava da tempo di vedere certe scene all’interno di una pista da hockey. Una cattiva pubblicità in un momento delicato. Immagini che non aiutano insomma. Nonostante il misfatto, la società biancoblù è venuta incontro ai tifosi abbassando i prezzi del settore ospite. Complimenti al club per il dietrofront. 
(Dauphin e il casco giallo Thürkauf, nella foto Puztu)