CALCIO
"Deluso dalla prestazione di Bellinzona..."
A colloquio con Christophe Caschili, allenatore dello Stade Nyonnais
Pubblicato il 03.10.2023 08:19
di Enrico Lafranchi
Avevamo conosciuto Christophe Caschili quando era alla guida del Vevey che aveva disputato le finali di promozione con il Paradiso. Altri tempi, anche se è passato solo qualche anno. Caschili guida ora lo Stade Nyonnais. È naturalmente deluso della prestazione che i suoi hanno fornito contro i granata domenica scorsa. Lo Stade era reduce dalla vittoria sul Wil e vantava 8 punti in più, ora ridotti a 5. È comunque ancora un bel margine per una neopromossa. Anche il Bellinzona a dire il vero l’anno scorso al suo debutto in Challenge League aveva fatto bene la sua parte con David Sesa. Domenica il tecnico francese non si aspettava certamente di perdere contro una squadra che non era ancora riuscita a vincere una partita di campionato. A mo’ di provocazione gli abbiamo chiesto se è stata veramente la squadra migliore ad uscire vincitrice: “A vincere - risponde - è stata sicuramente quella più “realista”, quella che pur non creando molte occasioni pericolose ha segnato una rete che è risultata decisiva ai fini del risultato”.
Difficile capacitarsene perché - spiega - «noi abbiamo avuto dalla nostra maggior possesso palla, un numero enorme di corner (12 contro 6) e molteplici occasioni da gol. Sono però convinto che anche se avessimo giocato ancora due ore non saremmo riusciti a metterla dentro…”.
Christophe, che spiegazione dà a questa vostra ‘défaillance’? “Non siamo stati abbastanza aggressivi, ho visto in campo dei giocatori poco convinti. Al contrario del Bellinzona che al di là del risultato ha offerto una buona prestazione “.
Un passo falso del tutto inaspettato? “Mah…, non è la prima volta che veniamo battuti da una squadra di bassa classifica. Una settimana fa era successo con il Baden e in avvio di stagione, nella terza giornata, avevamo perso contro il Vaduz che era ancora all’ asciutto di punti”.
Che cosa non le è piaciuto del suo Stade? “Siamo mancati sotto diversi aspetti, una prestazione come questa dimostra che abbiamo determinate lacune. Come detto siamo mancati soprattutto a livello di aggressività, è questo il motivo per cui siamo usciti perdenti”.
Che idea si è fatta del Bellinzona? “Ha combattuto, al contrario di noi, giocando con i suoi valori e le sue qualità. È una bella squadra, conosco Cocimano (dai tempi in cui Nando allenava il Paradiso , ndr), di cui ho molta considerazione. È molto bravo, ci sa fare”.
Anche lei dispone di un bel gruppo: “Sì, sono veramente fiero di allenare questa bellissima squadra, è un gruppo formidabile. Mi ritengo un privilegiato, questi ragazzi sono incredibili. Ciò non toglie che oggi sono molto arrabbiato della prestazione che hanno fornito. Assolutamente non all’altezza delle loro capacità e qualità”.
È cambiato tanto il suo modo di lavorare passando dal Vevey al Nyon? “Anche in Prima Lega, a dire il vero, lavoravo enormemente… Np, per me non è cambiato nulla (ride, ndr). Ovvio che la Challenge è una categoria molto (più) interessante. È fantastico lavorare qui (Christophe viene da Besançon, ndr), è importante approfittarne ogni weekend, ogni match…».