HOCKEY
Una serata da sballo
Vince l'Ambrì: fa discutere una scelta del tecnico del Bienne, mentre Lilja...
Pubblicato il 04.10.2023 07:13
di Marco Maffioletti
Che spettacolo a Bienne. Ieri sera i locali e l’Ambrì hanno offerto un intrattenimento da sballo. Una partita piena di colpi di scena e ribaltamenti di fronte. C’è l’imbarazzo della scelta insomma. Si capisce già in entrata che non ci sarà da annoiarsi. Senza Conz, che sta per diventare nuovamente padre, Juvonen dopo un intervento rimane a terra, un brivido corre sulla schiena di tutta la tifoseria biancoblù, fortunatamente poco dopo si capisce il vero motivo. Non si tratta di un infortunio, bensì di un problema a una lama di un pattino. E allora il finlandese, risolto il problema, sale una volta in più in cattedra e tiene in piedi l’Ambri specialmente nel primo tempo, ma non solo. Alla fine il portiere, che ieri festeggiava il suo 29esimo compleanno, bloccherà quasi 50 dischi. In una serata pazza capita anche che il topscorer del Bienne Rajala, solitamente corretto e uno degli artisti del nostro campionato, perda per un attimo la ragione. La sua bastonata inflitta tra le gambe di Brüschweiler gli costa una penalità di partita. E poi ci sono ben 8 reti, 4 per parte, alcune di notevole fattura. L’assist di Heed per il gol di apertura di Lilja è semplicemente da sballo. E che dire di quello del giovane Terraneo per la segnatura di Bürgler? Un’impostazione favolosa. Punto impreziosito dalla rifinitura dell’esperto svittese, un backhand di rara classe, un numero ad alti contenuti. Non ci sono però solo le parate di Juvonen o le magnifiche reti realizzate. Si può ad esempio citare un recupero in extremis di Pezzullo all’overtime. Il difensore è abilissimo nel fermare in maniera pulita un certo Damien Brunner (non proprio il primo arrivato) che si stava involando solo verso l’estremo difensore leventinese. Da aggiungere tra i vari highlight il rilancio di Juvonen capace di favorire un break di Bürgler pure dopo il 60’. Un supplementare a cui si è arrivati con un epilogo rocambolesco. Dapprima la rete del 4 a 3 di Virtanen al 58’54’’ che sembrava avere spianato la strada della posta piena ai ragazzi di Cereda. Poi la doccia gelata a 16’’ dalla fine a opera di un mai indomito capitan Haas, con il Bienne a porta vuota. Sul 4 pari al 65’ si va dunque ai rigori. Tutto normale? Alla faccia…il portiere di riserva Säteri entra sul ghiaccio e sfrutta i pochi minuti a disposizione per riscaldarsi. È clamoroso! Il tecnico Matikainen decide davvero di sostituire Van Pottelberghe e inserire Säteri. Insomma, come l’Olanda di Van Gaal ai Mondiali del 2014, quando il tecnico dei tulipani scelse di togliere Cillesen per inserire Krul. Il risultato? Tre reti incassate su quattro esecuzioni avversarie. Una scelta alquanto dubbia, indipendentemente dal risultato. Innanzitutto entrare così a freddo comporta sempre un alto rischio d’infortunio. “Io mi sarei rifiutato di entrare proprio per non rischiare qualche guaio muscolare”, ci scrive un collega di Säteri durante la notte. E inoltre per il povero Van Pottelberghe è quasi una mancanza di rispetto per certi versi. Insomma, non ci si è proprio annoiati alla Tissot Arena. L’Ambrì porta a casa due punti preziosissimi. Per un pelo, come già successo a Langnau, potevano essere anche tre, ma obiettivamente il Bienne non avrebbe meritato di uscire a mani vuote dalla contesa. A livello di singoli, oltre alla splendida prova dei giovani Terraneo e Pezzullo, ancora una volta hanno giganteggiato gli stranieri biancoblù. A questo proposito spicca un dato abbastanza sorprendente. Il topscorer della lega con 4 reti e 8 assist è attualmente proprio un leventinese, ovvero lo svedese Lilja (nella foto Putzu). In pochi ci avrebbero scommesso a inizio campionato.