Tony
D'Amato (interpretato da Al Pacino), nel film “Ogni maledetta
domenica” (diretto da Oliver Stone), sostiene che la “vita
è un gioco di centimetri” come lo sport, in entrambi “ il margine di errore è ridottissimo” e “i centimetri che ci
servono sono dappertutto”. Bisogna combattere per ogni
centimetro e quando si sommano “ il totale fa la differenza tra
la vittoria e la sconfitta”. Nello sport si tende a dire che
vincere non è tutto. Ma c'è l'ambizione, il sogno, la speranza di primeggiare e sconfiggere
l'avversario. Quella compiuta dal Lugano è un'impresa che si
può definire epica e che verrà ricordata. I bianconeri sono caduti,
sembravano sconfitti, sono prima risaliti e poi risorti. Ecco la
rimonta in una manciata di minuti: un breve lasso di tempo in una partita che
dura oltre un'ora. Jurgen Klopp è icastico: “Non sogno di
allenare la squadra più forte del mondo, ma quella che la batte”.
È uno splendido incitamento. Certo, può sembrare che le proprie
forze non bastino, l'avversario invincibile e il fato ostile. Ma c'è
il destino, che si può cambiare, perché si può modificare il corso
degli eventi. Per la rimonta serve, come ha spiegato Croci-Torti,
il coraggio. E una serie di altre categorie: il carattere; la
convinzione; la motivazione. Ma è necessario crederci: pensare che
quello che era improbabile, possa diventare possibile. Il Lugano
va celebrato, il suo successo è da annoverare tra quelli che
rimarranno indelebili, specie perché ottenuto in campo
internazionale. Non si è obbligati a tifare Lugano,
ma la realtà è che i bianconeri
hanno resistito ai cambiamenti, li hanno affrontati, hanno reagito. E
rappresentano con dignità e orgoglio il Ticino.
Il progetto è concreto e credibile. Croci-Torti
è l'emblema di questa squadra. È solo all'apparenza un condottiero,
è anche un fine tattico, ha un grande pregio: è capace di
rischiare, insegue pervicacemente ogni centimetro per conquistarlo.
Calcio
Una rimonta epica
Il Lugano vince per una questione di centimetri e di coraggio