Di nuovo secondo il Lugano di Serge
Pelletier. Battuto il Langnau con un sol tempo da Lugano, gli altri
due regalati ai tigrotti.
Sarà un caso ma l’assenza di Lajunen
sta creando dei problemi di assetto tra attacco e difesa. Da quando
non gioca il finnico il Lugano ha subito troppe reti che hanno
rischiato di compromettere tutto. Ma la grande classe dei singoli ha
fatto la differenza. Contro le tigri il giocatore della provvidenza è
stato Luca Fazzini. Noi però ci mettiamo anche il portiere Schlegel
che ha sfoggiato tutta una serie di parate determinanti a uno contro
uno. Ha sulla coscienza una rete, ma è emblematico come il miglior
giocatore in pista (Luca Fazzini) lo abbia ringraziato pubblicamente a
fine partita dicendo in stile momo: “Ha salvato la baracca…”.
Artefice del successo come detto Luca
Fazzini, autore di ben tre reti e disco come souvenir della serata.
Siamo alla 21 esima rete del Faz con 18 assist all’attivo, in un
campionato sicuramente da incorniciare per il ragazzo di Arzo. Record
personale assoluto giocando tutte le 50 partite, un sintomo di
maturità e forma fisica ormai consolidata. Per arrivare a questo
occorre una grande preparazione estiva e un vita assolutamente da
sportivo doc. Anche in questo il numero 17 è maturato e sta dimostrando
che con il lavoro e i sacrifici si può alzare l’asticella del
proprio rendimento. A 39 punti in stagione con un più 4 e 168 tiri
in porta ha subito solo 28 minuti di penalità. Il talentuoso
giocatore bianconero anche da questo lato è migliorato parecchio.
Ha segnato 13 reti in parità numerica e 8 in power-play, di cui 5
decisive che hanno portato punti fondamentali alla classifica del
Lugano.
Con Boedker e Arcobello (contro il
Langnau sotto tono) si trova a meraviglia ma in stagione ha giocato
anche con altri compagni dimostrando sempre di trovarsi a suo agio
dove l’allenatore lo mette. Anche in questo caso significa una
maturità ormai raggiunta e lo possiamo considerare un capitale
importante per la società.
Un altro artefice del successo contro
il Langnau è stato Loic Vedova, pure lui cresciuto nel vivaio locale
e artefice di una bella stagione con i Ticino Rockets.