CALCIO
Poca lucidità e pochi cambi: il Lugano non reagisce
I bianconeri perdono in casa contro il Servette al termine di una partita con poche emozioni
Pubblicato il 08.10.2023 17:06
di Silvano Pulga
Peccato. Per aver perso l'imbattibilità a Cornaredo. Per averlo fatto prima di una sosta, fatto che consentirà a qualche critica di germogliare. Per l'andamento dell'incontro il quale, pur non essendo stata la miglior prova della stagione per i bianconeri, si sarebbe anche potuto concludere con un pareggio, senza che questo fosse stato scandaloso. Fatale, per i ticinesi, l'errore in difesa della coppia di centrali Lukas Mai/Ayman El Wafi, che si sono fatti superare da un pallone calciato dalla tre quarti destra e spizzato nei sedici metri da Alexis Antunes: la sfera è così arrivata a Enzo Crivelli, alle loro spalle, completamente libero ma in posizione regolare (c'è forse stato un tocco di mano?), e per il quale è stato un gioco da ragazzi depositare alle spalle di Amir Saipi.
Questa volta, nella ripresa, i cambi non sono però riusciti a cambiare il risultato, pur avendo modificato l'inerzia di un incontro che entrambe le squadre, reduci dalle fatiche europee, seppur con esiti diversi, avevano iniziato a ritmi tutto sommato blandi, e il gol dell'attaccante francese è così risultato decisivo. Va detto che i ginevrini non hanno rubato nulla, disputando una partita ordinata e, complessivamente, sbagliando meno palloni dei ticinesi i quali, pur avendo primeggiato nel possesso di palla (64% totale, e ben 70% nella ripresa) non sono riusciti a concretizzare le occasioni costruite, soprattutto, nella seconda parte dell'incontro. Babic, subentrato nel finale, ha avuto la palla buona in pieno recupero, ma ha trovato un attento Joel Mall sulla sua strada, che gli ha chiuso lo specchio della porta. C'è anche da dire che i ginevrini, sempre nella ripresa, in contropiede, avevano sfiorato il raddoppio con Bolla. Saipi, che aveva ricevuto la palla scagliata dall'avversario sul viso, è stato poi costretto a uscire, analogamente a quanto accaduto ad Allan Arrigoni a inizio ripresa, anch'egli sostituito dopo aver preso un colpo alla testa.
A mancare, a questo giro, è stata un po' di lucidità davanti, fatto confermato anche dal tecnico Mattia Croci Torti nella tradizionale conferenza stampa di fine gara. Serviva, probabilmente, in un pomeriggio difficile, per tanti motivi, l'elemento capace d'inventarsi qualcosa, di concretizzare, di creare la superiorità numerica. Sulla fascia destra, nella ripresa, qualche spazio c'era; tuttavia, in mezzo, Celar non è riuscito, ancora una volta, a trovare spazio e freddezza per colpire, ed è mancata la fantasia di Bottani, oltre al cinismo di Vladi, entrambi indisponibili.
Il Servette, come già detto sopra, ha fatto una partita onesta, lasciando l'iniziativa agli avversari, come confermato dai numeri sul possesso palla, che vi abbiamo illustrato sopra. Loro grande merito è stato quello di giocare in modo ordinato, e di avere il giusto cinismo per sfruttare gli errori degli avversari, soprattutto in fase difensiva, andando a interrompere puntualmente le trame offensive bianconere, pur soffrendo un po' il forcing dei padroni di casa nel finale: ma ci stava, considerando l'inerzia tattica dell'incontro, visto il risultato. Come detto sopra, il Lugano avrebbe sicuramente meritato il pareggio; tuttavia, il Servette si porta a casa l'intera posta con merito, e senza aver rubato nulla.
Peccato, quindi, anche per il gol incassato, in una modalità purtroppo abituale per la squadra guidata da Mattia Croci Torti nonostante, ora, i giocatori fisicamente imponenti ci siano. Come confermato dal tecnico, in conferenza stampa, il problema è di attitudine. Se è vero che ci sono anche degli errori individuali, va detto che, in occasioni come quelle che hanno portato alla rete decisiva, la difesa tutta deve piazzarsi in modo da respingere l'insidia avversaria. Qua, invece, oltre all'errore in mezzo all'area, c'è anche da dire che è stato mantenuto in gioco l'attaccante che si trovava alle spalle dei due centrali. Si è parlato anche di un tocco col braccio di Alexis Antunes (che, in effetti, è apparso più evidente dalle riprese televisive), il quale ha consentito alla sfera di arrivare sui piedi di Enzo Crivelli; vero, ma purtroppo il francese era tenuto in gioco da Martim Marques, lontano da lui diversi metri, e non in grado, quindi, d'intervenire. 
Sosta di lavoro, dunque, per i bianconeri. Dopo la pausa, ci saranno la trasferta di campionato a Zurigo (sponda GCZ) domenica 22 e, giovedì 26, sempre al Letzigrund, la prima sfida con il Bruges per la Conference League: piatti forti, insomma.   
(Foto Zocchetti)