Le
tensioni tra la FIA e Liberty Media, detentrice dei diritti
commerciali della Formula 1, sono palesemente evidenti da tempo. Il
presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha chiaramente una
visione opposta rispetto a quella della società americana riguardo
l'ingresso di nuove scuderie nel paddock. Liberty Media si è più
volte opposta all'arrivo di nuovi team, preoccupata per l'eventuale
impatto economico negativo sulle scuderie già presenti nel
campionato di Formula 1. Questa perplessità è condivisa da molti
team principal presenti nel paddock, i quali non vedono di buon
occhio l'ingresso di Andretti Cadillac. Tuttavia, il presidente della
FIA ha una visione opposta e sogna di accogliere nuovi partecipanti.
Non è l'unico conflitto in atto, c'è anche la questione del
calendario. Infatti, il prossimo anno sono previsti ben 24
appuntamenti, nonostante il presidente della FIA si sia già espresso
in modo contrario, preferendo ridurre i Gran Premi a 19-20. Questa
situazione ha generato diverse prese di posizione da parte dei
piloti. Proprio il fresco tre volte campione del mondo Max Verstappen
ha sottolineato come la frenesia della Formula 1 stia cominciando a
diventare pesante e difficile da sopportare. A riguardo aveva
addirittura minacciato di lasciare le competizioni prima del previsto
se non dovesse più trovare divertimento nella competizione. E non è
stato l'unico pilota a fare sentire la propria voce sulle strategie
commerciali di Liberty Media, segno che i malumori stanno crescendo.
È evidente che Liberty Media, consapevole del potenziale della
Formula 1, sa bene di dover puntare assolutamente a conquistare
quelle fette di mercato che possono portare ricavi importanti. Un
esempio tangibile è proprio il mercato americano, che quest’anno
ospiterà ben tre Gran Premi. La Formula 1 è in costante cambiamento
ma sembra che gli attori principali stiano iniziando a manifestare un
crescente malcontento.
Automobilismo
Il futuro della Formula 1
La FIA e Liberty Media hanno differenti strategie