Succede una volta all’anno,
stavolta sabato scorso a Langenthal per la ventunesima edizione: il raduno
degli ex corridori automobilistici elvetici. E all’appuntamento voluto dal
promoter bernese Peter Daetwyler se ne sono presentati 170, un gran bel numero
che ha rappresentato un nuovo record. Luogo del raduno il museo Meilenstein
dell’ex campione europeo di camion, Markus Bösiger.
Non si è riusciti a fare la
somma tra titoli nazionali, europei, mondiali e affermazioni varie presenti in
sala, ma due solo tra di loro, Rolf Biland e Kurt Waltisperg, si portarono a
casa 81 vittorie di Gran Premi (motociclistici). Gli elvetici correvano su dei
sidecar di marca LCR, LCR per Louis Christen Racing di Rheineck. Il sangallese
può essere considerato il costruttore di maggior successo di tutto il
motorsport, visto che i suoi LCR durante un ventennio vinsero alcune centinaia
di gare (anche come telai a due ruote di 80 e 125 cc) e grossomodo 150 titoli
iridati.
Molti i visi forse poco noti
al grande pubblico, ma una raffica di vincitori di gare in Ticino, soprattutto
negli anni ’60, come la salita del Luzzone (Urs Hauenstein), lo slalom di
Lodrino (Charly Guénin poi campione svizzero) o quello del Ceneri (Edy Kobelt).
Se è vero che il ticinese
Fulvio Pelli, ex presidente del partito liberale nazionale dal 2009 al 2012, in
anni lontani sfiorò di poco un titolo nazionale dei rally (1973), il suo
successore in politica Philipp Müller (consigliere nazionale argoviese,
presidente del PLR 2012-2016) corse con successo in Formula 3 e nell’Europeo
Turismo.
Pelli a Langenthal non c’era
(come nessun altro ticinese al difuori del sottoscritto), in compenso Bernard
Sandoz che vinse un Rally di Lugano navigando Claude Haldi. Le prove speciali
ticinesi le calcò anche Jürg Kaufmann, poi apprezzato collega specializzato e
fotografo rally. A dire il vero, un po’ di Ticino era rappresentato anche da Jo
Vonlanthen che ha corso un solo Gran Premio ma che vive da decenni a Brione
sopra Minusio.
Su di loro due
seniori-veramente-veterani, gli ultraottantenni Heini Mader ed Engelbert Möll.
Mader fu meccanico di Jo Siffert prima si specializzarsi nella motoristica da
corsa nell’elaborazione e revisione di motori di Formula 1 e 2, Möll invece fu
compagno del ticinese Tommy Spychiger (nato proprio a Langenthal) alla scuderia
torinese Abarth (primi anni ’60), fondando in seguito un museo Abarth a Soletta
che nel frattempo è partito alla volta del Giappone.
Nato all’inizio del secolo,
il popolare raduno visse anche della presenza di Clay Regazzoni. Oggi come
oggi, nessuno non vuol più varcare il San Gottardo, per il dispiacere degli
organizzatori. Qualche anno fa nel Cantone venne lanciata un’iniziativa per
riunire tutti gli ex corridori a due e quattro ruote ticinesi. Dal centinaio
tra piloti e centauri ad aver ricevuto l’invito, venne ritornata esattamente
una cedola d’adesione. Peccato.
(Nella foto, a sin. Edy Kobelt, che vinse
in Ticino, con Philipp Müller)