Ma se il sinistro
a giro di Shaqiri al 97. fosse entrato (invece un giocatore della Bielorussia
ha salvato sulla riga), cosa diremmo adesso di questa partita?
Sicuramente si sarebbe parlato di grande impresa, di rimonta epica, di squadra che non molla mai. E in fondo, sarebbe stato comprensibile.
E invece alla fine è stato soltanto un pareggio, indubbiamente emozionante, ma molto molto deludente. Con una squadra, la Bielorussia, numero 105. al mondo.
La Svizzera si è trovata addirittura in svantaggio per 3 a 1 a pochi minuti dalla fine, prima di una reazione che è servita a salvare perlomeno la faccia e a restare in testa al girone.
Molte le critiche che adesso piomberanno addosso a Yakin, che ha scelto Steffen al posto di un Ndoye che a Bologna sta facendo molto bene, e un Itten, che da solo là davanti, non l’ha quasi mai presa. Lasciando in panchina Amdouni, che quando è entrato, si è reso spesso pericoloso.
E poi diciamo la verità, se dobbiamo ancora dipendere dall’estro di Shaqiri, che nonostante mantenga intatta la sua classe, gioca perlomeno sotto ritmo, allora questa squadra qualche problema ce l’ha.
La Bielorussia, che nelle prime sette partite aveva segnato quattro gol, oggi ne ha infilati ben tre alle spalle di un Sommer tutt'altro che irreprensibile. Insomma, l’aspetto difensivo rossocrociato, da qualche partita, sembra davvero poco affidabile. I pareggi contro Romania e Kosovo avevano già fatto scattare gli allarmi.
Nonostante tutto Yakin può sorridere, perché la Bielorussia, qualche giorno fa, era riuscita a tenere in scacco anche la Romania (0-0).
Insomma, restiamo primi e per l’Europeo siamo ancora i favoriti del girone, ma queste partite, contro avversari così deboli, dimostrano che qualche problema c'è. E che il finale del Mondiale, chiuso con un traumatico 6 a 1 contro il Portogallo, qualche scoria l’ha lasciata.
Sarà il momento che la Federazione faccia una bella riflessione, prima di buttare tutto all’aria, perché non qualificarsi in un girone così, sarebbe davvero deprimente.
Sicuramente si sarebbe parlato di grande impresa, di rimonta epica, di squadra che non molla mai. E in fondo, sarebbe stato comprensibile.
E invece alla fine è stato soltanto un pareggio, indubbiamente emozionante, ma molto molto deludente. Con una squadra, la Bielorussia, numero 105. al mondo.
La Svizzera si è trovata addirittura in svantaggio per 3 a 1 a pochi minuti dalla fine, prima di una reazione che è servita a salvare perlomeno la faccia e a restare in testa al girone.
Molte le critiche che adesso piomberanno addosso a Yakin, che ha scelto Steffen al posto di un Ndoye che a Bologna sta facendo molto bene, e un Itten, che da solo là davanti, non l’ha quasi mai presa. Lasciando in panchina Amdouni, che quando è entrato, si è reso spesso pericoloso.
E poi diciamo la verità, se dobbiamo ancora dipendere dall’estro di Shaqiri, che nonostante mantenga intatta la sua classe, gioca perlomeno sotto ritmo, allora questa squadra qualche problema ce l’ha.
La Bielorussia, che nelle prime sette partite aveva segnato quattro gol, oggi ne ha infilati ben tre alle spalle di un Sommer tutt'altro che irreprensibile. Insomma, l’aspetto difensivo rossocrociato, da qualche partita, sembra davvero poco affidabile. I pareggi contro Romania e Kosovo avevano già fatto scattare gli allarmi.
Nonostante tutto Yakin può sorridere, perché la Bielorussia, qualche giorno fa, era riuscita a tenere in scacco anche la Romania (0-0).
Insomma, restiamo primi e per l’Europeo siamo ancora i favoriti del girone, ma queste partite, contro avversari così deboli, dimostrano che qualche problema c'è. E che il finale del Mondiale, chiuso con un traumatico 6 a 1 contro il Portogallo, qualche scoria l’ha lasciata.
Sarà il momento che la Federazione faccia una bella riflessione, prima di buttare tutto all’aria, perché non qualificarsi in un girone così, sarebbe davvero deprimente.