Una notizia sconvolgente, che ha colpito l'hockey tedesco ma non solo. Jan Dalgic, portiere degli Hannover Indians (terza lega tedesca) è morto ieri mattina: lo ha annunciato ieri su Instagram il suo club. Purtroppo Jan, a soli 25 anni, ha perso la sua battaglia contro il cancro.

Aveva compiuto 25 anni lo scorso 4 gennaio: quel giorno, però, il portiere tedesco non aveva nessuna voglia di festeggiare. Al contrario. All'epoca era stato ricoverato d'urgenza e poco dopo aveva ricevuto una diagnosi devastante: tumore maligno al cervello. La battaglia, contro l'insidiosa malattia, è stata purtroppo persa.

Il club aveva lanciato l'iniziativa "Il salvataggio della sua vita", dopo la diagnosi. L'iniziativa aveva lo scopo di sostenere finanziariamente Dalgic, poiché l'intervento chirurgico necessario e le cure successive erano molto costose. "È un combattente che ora deve percorrere il cammino più difficile della sua ancor giovane vita", aveva scritto in quel momento la sua società. Tutti speravano che Jan ce la facesse.

La  solidarietà fu enorme. In pochissimo tempo furono raccolti più di 120.000 euro. Dalgic e la sua famiglia poterono così concentrarsi sulla sua guarigione, dopo l'apparente successo dell'operazione. Purtroppo, come capita ogni tanto,  la malattia tornò e questa volta non fu possibile sconfiggerla.

"Gli Indiani piangono la perdita di una persona speciale e sono sbalorditi dal senso di ingiustizia che strappa una persona così giovane a una vita che era appena iniziata", ha dichiarato il club in occasione dell'addio al suo portiere. "Le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia che si è presa cura di lui con tanto sacrificio". E anche questa volta l'eco è stato enorme. Perché la storia di Jan è stata una storia che nessuna dimenticherà mai, e  non solo nell'hockey tedesco.