OFFSIDE
È davvero un altro Lugano?
I bianconeri, reduci dal weekend glorioso contro Berna e Langnau, sembrano a una svolta
Pubblicato il 17.10.2023 16:03
di L.S.
Il mondo del Lugano è cambiato in soli due giorni, nel weekend contro le squadre della capitale.
Battuto il Berna alla Cornèr Arena, umiliato il Langnau il giorno dopo. Di che stropicciarsi gli occhi. Quella squadra che solo un paio di settimane fa sembrava pronta al collasso, d’incanto sembra essersi ripresa. Senza avvisare, senza segni premonitori, o quasi.
Doveroso, dopo simili vittorie, e soprattutto dopo due prestazioni che non si vedevano da tempo, verificare se questo può essere davvero l’inizio di qualcosa di bello, capace di cancellare le troppe nubi del passato. Sarà importante capire se questi successi, così clamorosi, un po’ come lo erano le sconfitte subìte soprattutto in casa, sono vera gloria o soltanto degli estemporanei exploit.
Perché se è vero che i segnali incoraggianti, a partire dalle prestazioni dei canadesi, di Thürkauf e di Schlegel (la cui presenza permette di schierare sei stranieri), sembrano piuttosto chiari, è anche giusto evidenziare che gli avversari del weekend non sono sembrati proprio irresistibili.
Il Berna, reduce da un buon inizio di stagione, sembra un po’ in difficolta: le tre sconfitte consecutive sono lì a testimoniarlo. Aveva vinto con l’Ambrì, certo, ma soffrendo le pene dell’inferno e in maniera piuttosto fortunata.
Il Langnau non è certo uno squadrone che quest’anno può far paura: è vero che in passato su quella pista il Lugano aveva sofferto, ma la prestazione del portiere Boltshauser (che il giorno prima aveva appena rinnovato il contratto) ha senza dubbio agevolato la goleada bianconera.
Detto ciò, il Lugano ha impressionato: per scioltezza e convinzione. Un connubio che può diventare letale.
Se la squadra è sicuramente in crescita, come d’altronde i pronostici di inizio stagione lo indicavano, è anche vero che le prossime settimane, in cui le partite si moltiplicheranno, ci diranno molto sulle potenzialità di una squadra che finora ha mostrato il meglio e il peggio di sé, confondendo gli analisti dell'hockey.
Se Gianinazzi ha trovato finalmente la ricetta per far funzionare la sua squadra, lo capiremo presto. Intanto godiamoci questa resurrezione, a un passo da quel baratro in cui tanti pensavamo che potesse finire.