Essere
fischiati dalla propria nazionale è un'esperienza incredibilmente
dolorosa e frustrante per un calciatore. Rappresentare il proprio
paese è un onore e un privilegio che pochi hanno l'opportunità di
vivere. Rispetto alle contestazioni dei tifosi del club, c'è una
differenza sostanziale. Quando un giocatore viene contestato dai
tifosi della sua squadra, spesso si stabilisce una netta separazione
tra la persona e il calciatore. I tifosi del club possono essere
appassionati, ma il loro attaccamento è principalmente legato alle
performance in campo e all'identificazione con i colori e la storia
della squadra. La nazionale rappresenta l'intera nazione. Gli
atleti diventano simboli di unità e orgoglio nazionale. Essere
fischiati in questo contesto significa deludere un intero paese, che
si aspetta che il calciatore dia il massimo per onorare l'identità
collettiva. La pressione è quindi molto più grande e il peso della
responsabilità può essere schiacciante. Un recente caso coinvolge
l'ex capitano del Liverpool, Jordan Henderson. La
contestazione è nata dopo la sua scelta di trasferirsi in Arabia
Saudita per giocare con il club Al-Ettifaq. Non è certo l'unico
sportivo inglese a seguire questa strada per inseguire il denaro, ma
il fatto che il centrocampista abbia sempre sostenuto i diritti Lgbt
aggiunge dubbi sulla sua decisione. L'Arabia Saudita, infatti, non è
un paese ospitale per le persone omosessuali e in tema di diritti
civili. Grazie al suo riconosciuto impegno, Jordan Henderson
aveva ricevuto la prestigiosa nomina ai British Lgbt Awards nel 2021.
La scelta compiuta ha generato una forte delusione all'interno della
comunità che lui ha sempre appoggiato. Inoltre, ha messo in
discussione le motivazioni dietro il suo sostegno a questa causa,
suscitando perplessità sulla sua autenticità. I tifosi inglesi, a
quanto pare, non sembrano affatto disposti a perdonare l'ex capitano
del Liverpool in merito alla sua decisione.
Calcio
Una scelta contestata
Perché Jordan Henderson, ex centrocampista del Liverpool, è preso di mira dai tifosi inglesi