Calcio
Una scelta contestata
Perché Jordan Henderson, ex centrocampista del Liverpool, è preso di mira dai tifosi inglesi
Pubblicato il 18.10.2023 06:04
di Anais Cornolti
Essere fischiati dalla propria nazionale è un'esperienza incredibilmente dolorosa e frustrante per un calciatore. Rappresentare il proprio paese è un onore e un privilegio che pochi hanno l'opportunità di vivere. Rispetto alle contestazioni dei tifosi del club, c'è una differenza sostanziale. Quando un giocatore viene contestato dai tifosi della sua squadra, spesso si stabilisce una netta separazione tra la persona e il calciatore. I tifosi del club possono essere appassionati, ma il loro attaccamento è principalmente legato alle performance in campo e all'identificazione con i colori e la storia della squadra. La nazionale rappresenta l'intera nazione. Gli atleti diventano simboli di unità e orgoglio nazionale. Essere fischiati in questo contesto significa deludere un intero paese, che si aspetta che il calciatore dia il massimo per onorare l'identità collettiva. La pressione è quindi molto più grande e il peso della responsabilità può essere schiacciante. Un recente caso coinvolge l'ex capitano del Liverpool, Jordan Henderson. La contestazione è nata dopo la sua scelta di trasferirsi in Arabia Saudita per giocare con il club Al-Ettifaq. Non è certo l'unico sportivo inglese a seguire questa strada per inseguire il denaro, ma il fatto che il centrocampista abbia sempre sostenuto i diritti Lgbt aggiunge dubbi sulla sua decisione. L'Arabia Saudita, infatti, non è un paese ospitale per le persone omosessuali e in tema di diritti civili. Grazie al suo riconosciuto impegno, Jordan Henderson aveva ricevuto la prestigiosa nomina ai British Lgbt Awards nel 2021. La scelta compiuta ha generato una forte delusione all'interno della comunità che lui ha sempre appoggiato. Inoltre, ha messo in discussione le motivazioni dietro il suo sostegno a questa causa, suscitando perplessità sulla sua autenticità. I tifosi inglesi, a quanto pare, non sembrano affatto disposti a perdonare l'ex capitano del Liverpool in merito alla sua decisione.