Calcio
Ancora tu? Sembri più giovane
Dove si parla della grandezza di una pulce
Pubblicato il 18.10.2023 12:42
di Giorgio Genetelli
Enzo Fernandez la passa al centro della difesa peruviana, Julian Alvarez fa per tirare ma alle sue spalle sente un “lascia” e lui la lascia. Fernandez e Alvarez sono i giovani puma dell’Argentina, già un mondiale vinto da protagonisti. Ma quando nelle orecchie risuona il “lascia”, proprio quello, beh, la si lascia anche senza guardare e vada come vada. E va che il pallone finisce in porta, che novità: non c’è neanche il tempo per avere un dubbio. Quel sinistro radente, quell’impatto quasi silenzioso, quell’ombra che arriva da dietro e nessuno vede, come sorta dal centro della terra, appartiene un tizio, l’unico tizio tra quelli in campo adesso che potrà giocare ancora tra cent’anni, anche a mondo travolto come si prospetta in questi terribili giorni. Ancora tu? Non mi sorprende lo sai. Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più. Sembra più giovane, magari ha un ritratto di sé in soffitta. Una volta inventava spazi immaginari dove far correre il pallone, ora ne vede altri dove corre lui. Gli bastano pochi metri eh, non è che parta da El Calafate per arrivare San Miguel de Tucuman. Anche la Signora avrà un bell’aspettare a Samarcanda, che è lontanissima e a passetti non ci si arriverà mai neanche volendo. La fredda cronaca dice Perù zero, Argentina due. Due gol simili: passaggio, “lascia”, sinistro, rete. Con la corsetta descritta, invisibile agli occhi peruviani eretti a difesa ultima vana. Dicono che a causa del clima stiano proliferando le cimici, ma di pulce c’è n’è una sola e non si estinguerà. Il ritratto è al sicuro.