OFFSIDE
Dauphin ma non solo: i giocatori sono a rischio
Il brutto fallo del leventinese è soltanto il simbolo di interventi viepiù pericolosi
Pubblicato il 23.10.2023 21:41
di L.S.
Laurent Dauphin si è scusato. La sua intervista, rilasciata oggi a Fuorigioco, è perfetta.
Il canadese si è cosparso il capo di cenere per la carica al giocatore del Rapperswil Tyler Moy: un intervento che poteva avere serie ripercussioni per il giocatore dei sangallesi. Ha spiegato di sentirsi male, di vergognarsi per ciò che ha fatto e di essere sollevato per il fatto che Moy sta bene. Che in fondo è la cosa che più conta.
La Lega lo ha punito con quattro giornate di sospensione, che a guardar bene, potevano essere anche di più. O forse dovevano esserlo. Anche perché soltanto così, forse, si possono prevenire questi falli.
Detto questo, Dauphin non è un mostro. Giusto squalificarlo e multarlo, per carità, com’è giusto ribadire che interventi del genere sono assolutamente da evitare. Purtroppo però l’hockey è uno sport di contatto e nella foga, rabbia o eccitazione del momento, queste cose capitano. E purtroppo capiteranno ancora. Così come sono sempre capitate.
È successo anche a Diego Kostner, di cui nessuno o quasi parla, di subire una brutta carica da parte di Jeremy Wick contro il Rapperswil: il giocatore italiano ha rimediato una commozione cerebrale e i tempi di recupero non sono noti.
Ha rischiato grosso anche il 18.enne De Luca, dopo una carica alle spalle da parte di Patrick Obrist del Kloten. Fortunatamente il giocatore dell’Ambrì si è alzato in buone condizioni.
Insomma, tutti casi che in pochi giorni avrebbero potuto avere serie ripercussioni.
Il problema, dunque, non è il singolo “caso Dauphin”, per grave che sia, ma una tendenza che aumenta di anno in anno e che mette seriamente a repentaglio l’integrità dei giocatori.
La velocità e la potenza di questi ultimi, non faranno purtroppo che peggiorare la situazione. 
Soltanto un inasprimento delle pene potrebbe fungere da deterrente. È l'unica speranza.