CALCIO
Trap, Allegri e il... fieno in cascina
Il Paradiso, battuto a Kriens, porta a casa una lezione per il futuro
Pubblicato il 30.10.2023 06:45
di Valentina Marchi
A Kriens sabato il pubblico era caldo, anzi caldissimo. Non importa che fosse una fresca giornata di fine ottobre: l’atmosfera si è fatta sempre più incandescente nell’arco dei 90 minuti. Davvero un bello stadio quello lucernese, fatto a misura di Challenge League, giocata due anni fa proprio dai padroni di casa, dove il pubblico è stato il 12. giocatore in campo. Il Kleinfeld (il “piccolo campo”) può godere davvero di un grande tifo. Detto ciò il Paradiso ha iniziato la sua partita in discesa: un gol è arrivato dai piedi d’oro di Marc Giger al 38imo. Stava facendo tutto bene il Paradiso, ma si è fatto raggiungere allo scadere del primo tempo da un gol dell’attaccante Chihadeh con il numero 14, lo stesso di Marc. Un gol pesante, forse la chiave del match. Si è chiuso così il primo tempo di una partita a specchio: biancoverdi contro biancoverdi, gol dei due “numero 14” e un gol per parte. Il “Trapattoni pensiero” dopo il gol del vantaggio avrebbe suggerito il proverbiale “non dire gatto se non l’hai nel sacco”. Gestire il vantaggio per i ragazzi del Paradiso è uno spunto di riflessione per la crescita futura. Nel secondo tempo il Kriens ha alzato la cresta e approfittato di un corner (fantasma), passando in vantaggio grazie a una difesa colta impreparata. Nel secondo tempo i lucernesi hanno remato per raggiungere i tre punti fino alla fine, ripeto: fino alla fine. Allo scadere del secondo tempo il Kriens ha realizzato la terza rete, in scioltezza. In sostanza: se smetti di giocare per vincere dopo un solo gol può finire male. Il risultato di sabato al Kleinfield è lì a ricordarlo. Può fare male anche l’ammonizione per proteste, specialmente se sei il bomber del Paradiso e ti costa la diffida il prossimo match. La sua assenza peserà, com’è pesata l’assenza del centrocampista Tokam, anche lui fuori per il cartellino rosso rimediato la settimana scorsa. Niente alibi però, parliamo di una bella banda dove “uno vale uno” e la forza sta nell’unità del gruppo: chi gioca gioca e deve farlo al meglio. “Calma ragazzi, calma!” urlerebbe Max Allegri in circostanze simili. Chissà cosa avrà urlato mister Sannino ieri ai suoi ragazzi nello spogliatoio a gara finita. L’importante è che l’abbiano sentito bene i biancoverdi del Paradiso e che sabato prossimo alla Kindof Arena con la “calma” di Allegri, il “gatto” del Trap e le parole del loro Mister riportino “fieno in cascina”.