Un bel pareggio
contro la capolista Yverdon (1-1), al termine di una prestazione gagliarda e
convincente, condita anche da un rigore fallito da Rossini ad inizio ripresa
sul risultato di 1-1 (bella parata del portiere ospite).
Il Bellinzona è
ripartito bene in questo 2021 e anche se la salvezza è ancora tutta da conquistare,
ciò che si è visto stasera fa ben sperare.
Davide Morandi,
tecnico dei granata, è soddisfatto.
“Abbiamo disputato
una buona partita contro un avversario che ha già l’ossatura di una formazione
di Challenge League. Sono contento perché siamo riusciti a giocare alla pari,
reggendo benissimo il confronto sul piano fisico, cosa tutt’altro che scontata”.
Oltretutto avete
dovuto rinunciare anche a bomber Magnetti, che purtroppo in amichevole contro
il Team Ticino si è gravemente infortunato.
“Purtroppo Gaston
ha rotto il legamento crociato e il menisco e per lui la stagione è finita. È
un giocatore che ci mancherà tanto e mi spiace molto per lui”.
Un punto che fa
bene per il morale e la classifica, no?
“Sarebbero stati
meglio tre punti ma contro l’Yverdon ci si può accontentare. Adesso dovremo
cercare di vincere sabato contro il Brühl”.
Quattro partite e
quattro pareggi sulla panchina granata: soddisfatto?
“Sono contento
perché tra partite ufficiali e amichevoli non abbiamo ancora perso, però è
ovvio che per tirarci fuori dalle zone pericolose della classifica bisognerà
cominciare a vincere”.
Questa sera ha
debuttato anche Romeo, suo figlio.
“L’ho fatto giocare
non perché sia mio figlio, ovviamente, ma perché in settimana si è allenato
molto bene. Ha fatto ciò che doveva fare contro avversari che hanno un altro
livello”.
Analogie con il
fratello Giotto che gioca nel Grasshopper?
“Nessuna, sono
due facce molto diverse della stessa medaglia. Giotto ha più “strappi” nei
primi 10-20 metri mentre Romeo è uno che ha grande corsa e mentalmente molto
forte”.
Stasera vi
mancava anche Melazzi.
“Era squalificato,
ma è pronto a darci una mano. Calcisticamente è di un livello superiore e sono
certo che con l’ambiente giusto saprà mettere in risalto le sue grandi qualità”.
Mister, il suo contratto
scade a fine campionato e poi?
“Poi vedremo, ne
parleremo serenamente con la dirigenza. Per il momento voglio solo pensare a
salvare la squadra”.
Ma le piacerebbe
restare?
“La società
granata trasuda storia, sono orgoglioso di lavorarci ma per parlare del futuro
bisognerà capire che ambizioni avrà la società e se combaceranno con le mie. Ma
come ho detto, adesso pensiamo unicamente a fare punti e salvarci”.