Sulla
carta è una sfida proibitiva. Certo, il fascino della Coppa, che sa regalare
emozioni e sorprese, potrebbe stupire ancora, ma oggettivamente la differenza
tra Bellinzona e Zurigo sembra abissale. Almeno in questo inizio di stagione.
I granata stanno lentamente riemergendo da un inizio di campionato difficile, complicatosi anche per l’affaire Chieffo, mentre lo Zurigo vola spedito in vetta alla classifica di Super League. Dodici partite, zero sconfitte e un +13 alla differenza reti. Miglior difesa assieme allo Young Boys (10 gol subìti in 12 partite) e miglior attacco (23 contro i 21 dell’YB, che però deve recuperare una partita).
Forse non vincerà il titolo, come accadde due anni fa, ma il miglioramento rispetto alla scorsa stagione, quando si trovò addirittura all’ultimo posto, è abissale.
Certo, la squadra di Bo Henriksen non ha il “fastidio” delle coppe, cosa che lo scorso anno gli fece perdere energie e punti, ma è innegabile che la solidità difensiva, imperniata sul trio Kamberi, Katic e Daprelà, è impressionante.
Davanti la velocità di Okita, sei gol, e soprattutto la rinascita del 32.enne cuore granata Marchesano (cinque gol finora), fanno spesso la differenza.
E il Bellinzona che resistenza può opporre?
È tanta la curiosità per capire quanto sia veramente cresciuta in queste settimane la squadra di Benavente (in attesa che si risolva il caso Rosas). I risultati confermano senza dubbio il miglioramento, con tre vittorie e due pareggi, mentre il campo non ha ancora spazzato tutti i dubbi. Soprattutto in zona gol resta qualche punto interrogativo sul killer istinct dei suoi attaccanti, anche se le tre reti realizzate a Nyon venerdì scorso potrebbero essere di buon auspicio (nelle quattro gare precedenti avevano segnato soltanto tre gol).
Difensivamente, con l’innesto del portiere Iacobucci (nella foto Putzu), i granata subiscono meno gol: sole tre reti nelle ultime cinque sfide, a dimostrazione di un equilibrio ritrovato e di una condizione fisica che aiuta la squadra a tenere meglio il campo.
Stasera la prova del nove. E che prova!
I granata stanno lentamente riemergendo da un inizio di campionato difficile, complicatosi anche per l’affaire Chieffo, mentre lo Zurigo vola spedito in vetta alla classifica di Super League. Dodici partite, zero sconfitte e un +13 alla differenza reti. Miglior difesa assieme allo Young Boys (10 gol subìti in 12 partite) e miglior attacco (23 contro i 21 dell’YB, che però deve recuperare una partita).
Forse non vincerà il titolo, come accadde due anni fa, ma il miglioramento rispetto alla scorsa stagione, quando si trovò addirittura all’ultimo posto, è abissale.
Certo, la squadra di Bo Henriksen non ha il “fastidio” delle coppe, cosa che lo scorso anno gli fece perdere energie e punti, ma è innegabile che la solidità difensiva, imperniata sul trio Kamberi, Katic e Daprelà, è impressionante.
Davanti la velocità di Okita, sei gol, e soprattutto la rinascita del 32.enne cuore granata Marchesano (cinque gol finora), fanno spesso la differenza.
E il Bellinzona che resistenza può opporre?
È tanta la curiosità per capire quanto sia veramente cresciuta in queste settimane la squadra di Benavente (in attesa che si risolva il caso Rosas). I risultati confermano senza dubbio il miglioramento, con tre vittorie e due pareggi, mentre il campo non ha ancora spazzato tutti i dubbi. Soprattutto in zona gol resta qualche punto interrogativo sul killer istinct dei suoi attaccanti, anche se le tre reti realizzate a Nyon venerdì scorso potrebbero essere di buon auspicio (nelle quattro gare precedenti avevano segnato soltanto tre gol).
Difensivamente, con l’innesto del portiere Iacobucci (nella foto Putzu), i granata subiscono meno gol: sole tre reti nelle ultime cinque sfide, a dimostrazione di un equilibrio ritrovato e di una condizione fisica che aiuta la squadra a tenere meglio il campo.
Stasera la prova del nove. E che prova!