Poteva finire diversamente se
Samba e Alounga avessero messo le scarpe giuste! Certo anche lo Zurigo (“eine
Pleite”) commentavano al termine dei tempi regolamentari due dei loro
giornalisti che hanno poi oltrepassato i limiti quando Okita in inizio dei supplementari
ha beffato Iacobucci quasi si trattasse di un eurogol di Champions League, di
buone occasioni ne ha avute qualcuna in più. Il ‘vero’ Bellinzona, bravo a
mettere in seria difficoltà la squadra al comando della Super League, è stato
quello dell’ultima mezzora di gioco. Per 94’ i granata hanno giocato una grande
partita di sacrificio – neanche un corner a loro favore, ma una volta incassata
la rete che sarebbe risultata decisiva (un golletto nato da una situazione
rocambolesca davanti a Iacobucci) hanno risposto presente dettando il gioco.
Poteva, lo ripetiamo, finire diversamente.
“È vero – dichiara
Dragan Mihajlovic, che si è mosso in funzione della squadra dando una
mano, se non due, alla costruzione del gioco– siamo stati in partita per
tutti i 120 minuti. Abbiamo avuto anche noi delle bellissime occasioni (non
è più il caso di dire chi è peggio tra Samba e Alounga, sciuponi
all’inverosimile, se il Bellinzona avesse chiuso sul 2-0 non ci sarebbe stato
nulla da ridire, ndr), peccato veramente non averle sfruttate. D’altra parte
bisogna riconoscere che lo Zurigo è una grande squadra (una squadra
comunque ‘dormiente’ sin quando Henricksen non ha optato per Marchesano, ndr),
ma anche noi dobbiamo essere contenti di averlo finalmente dimostrato. Abbiamo
a tutti gli effetti fatto la partita che dovevamo, il rammarico è di non essere
riusciti a concretizzare le occasioni che ci sono state concesse”.
Di occasioni, giusto
rilevarlo, ne hanno avuto anche gli ex campioni che hanno colpito la traversa
al 56’ e si sono visti neutralizzare un paio o tre di palle-gol da Iacobucci
che a sua volta ha beneficiato di un salvataggio sulla linea di Rodrigues dopo un’uscita
a vuoto. Anche sulla rete incassata è possibile che il ‘portierone’ abbia delle
responsabilità.
Comunque sia abbiamo visto un
bel Bellinzona. La squadra ha profuso energie in quantità industriale (Dragan
ne è l’esempio cristallino), ha cercato il gol sino all’ultimo con Seiler e
Manis, buttandone via un paio. Benavente ha tentato di riattivare Pollero (sul
suo conto il solito tiro alle stelle!) e riportare in campo Pugliese. Per la
verità senza un gran risultato.
Domenica c’è la partita col
Sion: “Se guardiamo le ultime cinque di campionato non abbiamo più perso.
Stiamo alzando il livello, dobbiamo continuare su questa strada. Con i
vallesani vogliamo restare senz’altro in serie positiva” – conclude lo
stremato ex capitano, autore di un gran partita.
Diciamo che una sconfitta
contro una squadra di questo spessore, volenti o nolenti, ci deve per forza
stare.
Per Pablo Bentancur è comunque
una vittoria morale, “la partita l’abbiamo vinta noi” – mormora con
grande soddisfazione- Per noi è la migliore prestazione granata di questa
stagione.
Bel pubblico (oltre 2500, tra
curva e tribuna un migliaio ha tifato FCZ). Belli da vedere anche gli spalti
imbandierati, ottima, per non dire eccellente, la direzione di Tschudi.