HOCKEY
L'Ambrì dalle mille risorse
La squadra di Cereda non è mai doma e al momento giusto tira fuori il carattere
Pubblicato il 01.11.2023 09:23
di Marco Maffioletti
L’Ambrì riesce a portare a casa due punti preziosi dall’insidiosa trasferta di Losanna. Il gol di Dario Bürgler, dopo 11’’ del supplementare, premia lo spirito di sacrificio e la capacità di sofferenza, In fondo il dato che fa capire da dove sia nata questa vittoria è nel computo dei tiri bloccati. Sono ben 33 quelli intercettati da Zaccheo Dotti e soci, un’enormità.
In vantaggio dopo 17' grazie alla settima rete stagionale dell'ottimo Virtanen, i biancoblù offrono una prova più che egregia nei primi 40’. L'unica pecca, a volte, è forse la mancanza di cinismo. Solamente nell’ultimo tempo, pure a causa delle troppe penalità incassate (ben 4), la compagine sottocenerina va in seria difficoltà, complice anche la capacità dell’avversario di alzare il baricentro. Il pareggio, incassato al 58’25’’ avrebbe potuto fare malissimo alla truppa di Luca Cereda. Una volta in più però è arrivato lo spirito di reazione del gruppo, capace di rifare superficie e di non lasciarsi andare nonostante il punto subìto sul più bello.
Insomma, questo Ambrì non è mai domo e ha mille risorse. Più è in difficoltà, più trova la forza per resistere. È questa la fotografia dell’incontro in terra vodese. Un altro fatto che fa capire bene questa peculiarità è la statistica degli ingaggi. Il Losanna ne ha vinti 30, l’Ambrì solo 19, ma spesso è riuscito in seconda battuta ha riconquistare il disco rispettivamente a impedire a Fuchs e compagni di vincere l’ingaggio in maniera pulita. Alla fine saranno ben 42 i tiri parati dal convincentissimo Juvonen (contro i soli 16 scagliati dai sopracenerini). L’estremo difensore è dunque stato uno degli ingredienti decisivi che va ad aggiungersi a quelli elencati sopra. Senza di lui forse sarebbe andata diversamente, ma d’altronde dal numero 30 ci si attende questo tipo di prestazioni. Dopo la scorsa settimana, un po’ meno brillante del solito, il finlandese è tornato quindi a essere dominante. Coraggiosa infine la scelta di Luca Cereda. Il coach ha deciso di privarsi del suo capitano Daniele Grassi, in sovrannumero. È un bel segnale: la meritocrazia viene applicata, non si guarda in faccia a nessuno e nemmeno i “senatori” possono sentirsi al riparo dalle esclusioni.