HOCKEY
Il gol di Viganò
Mi è venuto in mente che proprio ieri eravamo appollaiati alla Valascia
Pubblicato il 06.04.2021 10:10
di Giorgio Genetelli
Sono lì che guardo le tribune vuote del San Giacomo, immense nella miseria del momento, e mi è venuto in mente che proprio ieri eravamo appollaiati alla Valascia. Un derby da vedere per ore e ore e che quando arriva il via siamo già sfibrati dall’attesa e dai versacci. Ci sono venuto col Gabi e la sua Alfa senza catene, siamo fanatici. Male che andrà (e va spesso male coi cugini già carichi di gloria) ci ubriacheremo aspettando l’alba gelata di montagna. Loro sono davvero uno squadrone e fanno anche valere i muscoli sotto le maglie nere come le vele di Omero. I nostri invece stanno in bianco, come verginelle. Dico dei colori perché in quegli anni Ottanta l’Ambrì gioca in bianco alla Valascia e in blu fuori. Comunque anche per loro, quelli a sud, venire su è sempre una tortura, sanno che bisognerà togliersi parecchie paglie dal culo per portarla fuori.
La curva ondeggia di lato a ogni check, pencola in avanti quando qualcuno sta per tirare, crolla a ogni gol. Ci sono emozioni che non sono descrivibili, è qualcosa come una morfina che ti fa stare lucidissimo ma al tempo stesso ottuso. Non sei nel mondo, la sola realtà è il gioco, la folla, le voci. L’attesa.
Ci sono questi ultimi due minuti e siamo pari, la Valascia sembra sospesa come un’astronave. Il Gabi ha quasi finito le imprecazioni, io non so. Ma comunque lo vedo ancora, il Luca Viganò, in quella sospensione extraterrestre, lui che è un giocatore duro e bizzoso, indisciplinato e imprevedibile, ma pieno di inventiva e talento. Penso che senta la partita come nessuno, ha collezionato penalità e insulti. Ma è lì in quel momento giusto. Il Gabi mi stringe un braccio, ha capito, siamo tutti muti mentre il Viganò finta in velocità un ignoto in nero e scaglia il disco verso il portiere.
Prima che entri in gol, la curva è già crollata in fondo, come a voler baciare la terra sacra della Valascia.
Il Gabi piange, io ho le orecchie in frantumi e il Luca Viganò sta facendo il giro della pista sbeffeggiando tutti.
Oggi è la fine.