HOCKEY
Il Bienne si ridimensiona!
I vicecampioni svizzeri sono in crisi finanziaria e punteranno in futuro sui giovani
Pubblicato il 02.11.2023 11:17
di Red.
Il Bienne è in crisi. E non soltanto dal punto di vista sportivo, dove quest'anno lo si vede nelle parti bassi della classifica. No, la finalista della scorsa stagione, è in chiara difficoltà finanziaria, tanto che per il futuro si parla addirittura di... svendita. Sul Blick il direttore sportivo del Bienne Steinegger si lamenta e ammette che "non riusciamo più a stare al passo dal punto di vista finanziario".
Ma cosa significa? Che forse metà della squadra se ne andrà a fine stagione? Il Bienne insomma è sempre più al centro dell'attenzione. Il direttore sportivo Martin Steinegger spiega la situazione attuale e la strategia. Partendo dalla squadra e dalla classifica.
"Ogni piccolo punto che possiamo portare con noi prima della pausa natalizia è importante. Spero che dopo saremo in grado di risalire la china. Se si è realisti e si tiene conto della media punti che dovremmo raggiungere d'ora in poi, sarà comunque difficile. Dobbiamo essere onesti".
E lontano dal ghiaccio com'è invece la situazione? Esiste infatti la minaccia di una svendita di giocatori con ben 17 contratti in scadenza, elementi chiave che potrebbero lasciare il club e molta incertezza su come sarà la squadra in futuro. 
Sempre Steinegger sui 17 contratti in scadenza:
"Ci sono anche sette stranieri tra loro e lo vedo come un problema minore perché il mercato è molto più grande lì. Ma ovviamente ci saranno dei cambiamenti. Fondamentalmente, non è una cosa negativa. Non ci sarà una grandinata di prolungamenti di contratto nei prossimi giorni. Dovremo guardare con attenzione e individuare i giocatori giusti. Al momento, stimo che tra il 30 e il 50% dei giocatori in scadenza di contratto resteranno".
Il futuro sembra andare verso una direzione:
"È possibile che si arrivi alla conclusione di affrontare la prossima stagione con una squadra relativamente giovane. E costruiremo qualcosa di nuovo, in modo che ci vorranno due o tre anni prima di poter stare di nuovo ai vertici. La sfida più grande sarà trovare i giocatori giusti. Negli ultimi anni, di tanto in tanto, ci sono ottimi giocatori che sono finiti nel dimenticatoio dei grandi club. È allora che si presentano le opportunità che vogliamo sfruttare".
Fare di necessità virtù, non è sempre un male. 
"Sono convinto che alla fine sarà un bene per noi. Tuttavia, ci sono stati momenti in cui ero preoccupato. Ma nelle ultime settimane sono diventato più fiducioso che la prossima stagione avremo una squadra competitiva, anche se per un po' dovremo ridimensionare le nostre ambizioni. Questa è la strada che dobbiamo seguire, non c'è altra scelta".
(Foto Putzu)