Tennis
I tennisti protestano
Sotto accusa: gli organizzatori dei tornei e i dirigenti del circuito
Pubblicato il 03.11.2023 10:58
di Anais Cornolti
Il torneo di Parigi Bercy è oggetto di roventi polemiche. Il programma serrato e i problemi logistici hanno costretto il numero quattro al mondo, Jannik Sinner, a ritirarsi, nonostante la vittoria contro Mackenzie McDonald in una partita che si è conclusa nel cuore della notte. Il ritiro poteva capitare a qualsiasi altro tennista. Infatti, molti colleghi dell’altoatesino hanno sollevato perplessità che sono legittime, ma non tutti. Forse avremmo dovuto assistere a una maggiore solidarietà, soprattutto dai grandi nomi presenti al torneo. La salute mentale e fisica dei tennisti non è stata presa adeguatamente in considerazione, lo stesso vale per il rispetto nei confronti del pubblico. Non è solo il Master 1000 a far discutere. Dall'altra parte del mondo, a Cancún, Messico, dove si stanno svolgendo le WTA Finals, l'atmosfera sembra persino più turbolenta. Le WTA Finals sono un torneo di prestigio che vede le prime otto giocatrici al mondo sfidarsi. Peccato che quest'anno la struttura destinata ad ospitare l'evento non fosse all'altezza della sua importanza, causando non pochi disagi alle tenniste. Purtroppo, non è la prima volta che il torneo è stato organizzato in modo così scadente. La numero uno al mondo, Aryna Sabalenka, ha espresso su tutte le piattaforme social e in conferenza stampa parole di fuoco nei confronti dell'associazione che rappresenta le giocatrici professioniste, dichiarando di non sentirsi adeguatamente protetta come atleta. E non è l'unica: sembra che tutte le giocatrici siano concordi su questo punto. Non è la prima volta che atleti di spicco decidono di prendere posizioni nette contro i vertici del tennis. Insomma, questa mal organizzazione che sta colpendo diversi tornei di tennis sta finalmente sollevando un'ondata di proteste da parte dei giocatori. La situazione sta diventando insostenibile su molteplici fronti. È giunto il momento di mettere in dubbio il modo in cui il tennis professionistico viene gestito e di cercare soluzioni concrete che tutelino sia i giocatori che il pubblico. Solo così potremo garantire un futuro migliore per questo straordinario sport.