Ne avevamo tanto bisogno. La volevamo come poche altre cose e ieri sera l'abbiamo ottenuta. La vittoria nel derby, ammettiamolo, ci mancava.
Non so se cambierà il nostro campionato, ma l'aria di cambiamento, quel venticello che spirava forte attorno alla Gottardo Arena, potrebbe essere foriero di altre sorprese. Chissà.
Abbiamo guardato il Lugano negli occhi e lo abbiamo affrontato dal primo minuto senza paura, con quella voglia di vincere che ormai ci accompagna da inizio stagione. Si può vincere o perdere, ma l'Ambrì, c'è. Sempre. Come avevamo auspicato alla vigilia del campionato.
E allora gioiamo per questa vittoria, per questa striscia positiva che portiamo avanti e che anche stasera, in terra grigionese, speriamo di prolungare.
Vedere poi un giovane ragazzo, di nome De Luca, essere il grande protagonista della vittoria, non può che renderci particolarmente felici. Sereno, simpatico, leggero nel suo modo di presentarsi, è una bella immagine per il club.
Sono andato a letto, lo confido, con negli occhi quel tiro finito sul palo a una manciata di secondi dalla fine: centimetri che potevano cambiare la nostra partita e forse anche la percezione di una sfida che avevamo comunque condotto con il giusto piglio e meritato di vincere.
Sarebbe stata una beffa troppo grande.
Guardo quella rondine che si è attardata fino all'autunno e mi dico: sarà finalmente quell'aria di cambiamento che avevamo tanto sognato?
Non so se cambierà il nostro campionato, ma l'aria di cambiamento, quel venticello che spirava forte attorno alla Gottardo Arena, potrebbe essere foriero di altre sorprese. Chissà.
Abbiamo guardato il Lugano negli occhi e lo abbiamo affrontato dal primo minuto senza paura, con quella voglia di vincere che ormai ci accompagna da inizio stagione. Si può vincere o perdere, ma l'Ambrì, c'è. Sempre. Come avevamo auspicato alla vigilia del campionato.
E allora gioiamo per questa vittoria, per questa striscia positiva che portiamo avanti e che anche stasera, in terra grigionese, speriamo di prolungare.
Vedere poi un giovane ragazzo, di nome De Luca, essere il grande protagonista della vittoria, non può che renderci particolarmente felici. Sereno, simpatico, leggero nel suo modo di presentarsi, è una bella immagine per il club.
Sono andato a letto, lo confido, con negli occhi quel tiro finito sul palo a una manciata di secondi dalla fine: centimetri che potevano cambiare la nostra partita e forse anche la percezione di una sfida che avevamo comunque condotto con il giusto piglio e meritato di vincere.
Sarebbe stata una beffa troppo grande.
Guardo quella rondine che si è attardata fino all'autunno e mi dico: sarà finalmente quell'aria di cambiamento che avevamo tanto sognato?
(De Luca festeggiato dai compagni, nella foto Putzu)