CALCIO REGIONALE
"Un altro stop per noi sarebbe un disastro"
Il Locarno di Remy Frigomosca vedrà sfumare la promozione un'altra volta, come accaduto nella scorsa stagione?
Pubblicato il 06.04.2021 11:10
di Carlo Scolozzi
14 aprile: una data che l'allenatore del Locarno Remy Frigomosca aspetta con trepidazione. Il calcio regionale riprenderà o ci sarà un altro stop dopo quello del 2020? Le recenti dichiarazioni di Parmelin non inducono all'ottimismo i club dei Minori, che hanno ormai ripreso ad allenarsi.
Mister Frigomosca, vivete una situazione strana.
"È proprio così e non si sa bene come fare a trovare le motivazioni per allenarsi. Attendiamo il 14 e speriamo che quel giorno ci dicano finalmente qualcosa, che sia un sì o un no. Questo standby non è bello, vogliamo sapere se dobbiamo finire i tornei entro giugno o chiuderla qui".
Per voi sarebbe una mazzata.
"Beh, per la seconda stagione consecutiva siamo primi in classifica in Quarta e un altro stop sarebbe un disastro a livello sportivo".
La sua coscienza civica le suggerisce comunque un'altra considerazione.
"Sono il primo a sostenere che, com'è giusto che sia, la precedenza va ai lavoratori. Noi siamo pur sempre delle squadre amatoriali, quindi non avrebbe senso che riprendano i nostri campionati e non aprano i ristoranti".
Come vanno gli allenamenti?
"Tutti noi dei Minori siamo sulla stessa barca: possiamo svolgere solo esercizi senza contatto e farlo a gruppi di 15 persone. Noi a Locarno abbiamo almeno la fortuna di disporre di un campo B e di un campo C nei quali suddividere la squadra. Alleniamo la condizione, la tecnica e le conclusioni. Siamo al lavoro da inizio marzo ormai, però la prospettiva di allenarsi dei mesi senza avere un minimo obiettivo non è bello".
Ha ricominciato a giocare invece il Bellinzona del suo ex allenatore Morandi.
"Davide farà sicuramente bene in granata. È stato fermo un po', comunque è un tecnico che sa metterci il giusto entusiasmo anche nei momenti difficili e sa fare divertire i giocatori in allenamento. Mi è sempre piaciuto molto".
Lei come trascorre questo periodo di lockdown calcistico?
"Come allenatore cerco di imparare cose nuove e di approfondire le mie conoscenze. Per fortuna c'è internet. La passione resta grande, nonostante siamo fermi. Analizzo poi le partite".
Quali?
"Guardo le gare del Lugano del mio amico Croci-Torti e della Juventus, per la quale simpatizzo. Premetto che senza il pubblico vedo dei giocatori che scendono in campo molto più tranquilli e rilassati. Da juventino sono deluso, della squadra di Maurizio Jacobacci penso invece che si sia ormai ritagliata uno spazio importante, pur con un budget inferiore alle altre squadre di Super League. Ormai è a livello di un Basilea, quindi significa o che lavorano male tutti gli altri o che il Lugano fa bene. Inoltre ritengo che non sia facile allenarsi senza i contratti rinnovati, vale pure per il Mister. O forse è uno stimolo in più per mettersi in mostra. In definitiva il Lugano ha una sua bella dimensione".