CALCIO
Incontrando Del Piero
Sannino parla dei giorni a Coverciano, del pallone d'oro e del suo Paradiso
Pubblicato il 05.11.2023 19:10
di Valentina Marchi
In un sabato bagnato fradicio i ragazzi del Paradiso lasciano quelli del Bulle a bocca asciutta. Sotto una pioggia incessante gli 11 di mister Sannino giocano in scioltezza e con ottimo fraseggio del pallone vincono 2 a 0 una di quelle partite mai facili, contro un’avversaria che negli ultimi sette incontri ne aveva vinto soltanto uno e, per questo motivo, arrivava assetata di successo. Anche i biancoverdi dal canto loro rientravano da una sconfitta mal digerita a Kriens, dove un pareggio avrebbe reso più giustizia. Come la voglia di riscatto abbia premiato i padroni di casa, ce lo conferma a partita chiusa Beppe Sannino.
“I miei ragazzi oggi mi hanno stupito. Dopo Kriens non ero contento per i “modi” che ci hanno portato alla sconfitta. Oggi loro hanno portato sul campo tutta la voglia possibile per dimostrare che sanno fare qualcosa di diverso da quello visto la settimana scorsa a Lucerna. Hanno giocato un primo tempo splendido.” Possiamo sapere mister Sannino se ora, visto l’ottimo controllo del risultato nel secondo tempo, la parola d’ordine al Paradiso è diventata “gestione del vantaggio? “Dopo due gol presi c’è stata una normale reazione della squadra avversaria, ma noi abbiamo creato altre occasioni per segnare. Un palo ci ha negato la terza rete.” Oggi è sceso in campo un Paradiso “diverso”, senza il capocannoniere Giger (squalificato), che ha visto in compenso il rientro di Tokam a centrocampo. Non importa chi gioca: la forza rimane nel concetto a lei caro di “ gruppo unito”? “È questo concetto, secondo me, alla base di un gruppo forte. Non parlo mai di chi non c’è, il mio compito è valutare chi c’è e prepararci ogni volta per essere all’altezza in campo. Ci possiamo anche fermare all’1 a 0: basta vincere!
Nei giorni scorsi, mister, ha incontrato un certo Alessandro Del Piero, vero? “Ho avuto la fortuna d’incontrare Del Piero a Coverciano, entrambe eravamo lì per dei corsi di UEFA Pro, io per aggiornamento … ho trovato in lui un ragazzo straordinario: di un’umiltà incredibile e di grandi valori. Da un fuoriclasse come lui non mi sarei aspettato che fosse alla portata di tutti i ragazzi che erano lì, anche lui a voler imparare ancora e capire se quella di allenatore è la sua strada.
”Secondo lei l’ex bandiera della Juve potrebbe diventare un buon allenatore? “Prima di tutto vorrei dire che è un grande uomo. Sappiamo tutti chi è Alex. In Italia tanti campioni del mondo che sono diventati allenatori sono tenuti molto sotto i riflettori. Partire “da campione “ è un jolly che puoi giocare, ma poi parla il campo… Non so se diventerà allenatore, so che è e resterà un’icona del calcio mondiale. In passato ci ho giocato anche contro e ora di fare due chiacchiere con lui sono stato felice.
”Passiamo da un campione all’altro….nei giorni scorsi Lionel Messi ha conquistato il suo ottavo Pallone d’Oro. Cosa le viene da dire in merito?
“Con l’ultimo pallone d’oro Messi conferma di essere il migliore in assoluto. Ammesso ciò, speriamo che dopo questo “ottavo pallone” i prossimi li vincano giovani tipo Bellingham e Haaland e che possano scrivere la storia come l’ha scritta Messi.”
Anche i ragazzi del Paradiso però sono d’oro, vero mister ? “Basta vedere il rapporto che abbiamo. Chi ci vede da fuori può pensare “questi sono pazzi”. Noi però sappiamo chi siamo, ci rispettiamo tutti sappiamo dove vogliamo andare e come arrivarci. Abbiamo in chiaro chi sono io per loro e loro per me. Questi siamo noi.” A tre gare dalla fine del girone d’andata come si aspetta di chiudere con il Paradiso ? “Non mi piace parlare delle prossime.” E allora non ci resta che chiudere qui con un “chi vivrà, vedrà”.