Automobilismo
Verstappen vuole diventare il più grande di tutti
Nella domenica motoristica, grazie alla vittoria nella 8 ore del Bahrein, Sébastien Buemi si laurea campione del mondo piloti nella categoria Hypercar
Pubblicato il 06.11.2023 07:19
di Silvano Pulga
Terzo fine settimana consecutivo di gara in Formula 1, e terzo en plein per Max Verstappen il quale, in Brasile, ha vinto gara sprint e Gran Premio, partendo dalla pole position, e rimanendo in testa dall'inizio alla fine. Macchina e pilota sono uno dei connubio meglio riusciti della storia di questo sport: prendiamone atto, a questo punto. I nostri figli potranno raccontare ai nipoti di aver visto correre l'olandese volante, come nostro nonno ci raccontava di Manuel Fangio, anche se i paragoni sono sempre complicati. Interlagos, in Brasile, dove si è corso ieri, tanti anni fa era gara d'inizio stagione. Si correva con l'auto della stagione precedente, a Maranello c'erano freddo e nebbia, mentre in Brasile era piena estate, e il caldo era nemico di piloti e macchine. Oggi, nel novembre brasiliano primaverile, i tanti tifosi ferraristi locali (sono parecchi i cittadini verdeoro originari della vicina Penisola: San Paolo, con 4 milioni di residenti di origine appunto tricolore, seppure perfettamente assimilati e quasi tutti mai stati in Europa, è la città italiana più grande del mondo) hanno visto la Rossa di Charles Leclerc, che si trovava in prima fila, uscire di pista per un guaio al sistema idraulico al giro di ricognizione. Il monegasco ha interpretato tutto come sfortuna: ma il problema, confermato anche dal deludente piazzamento del compagno Carlos Sainz, solo sesto, è fotografia del momento attuale della scuderia Ferrari. La malasorte è roba diversa, insomma. Peccato, perché visti i risultati della Mercedes (Lewis Hamilton solo ottavo, George Russel ritirato), era l'occasione per guadagnare punti importanti in chiave secondo posto della classifica costruttori. Chi invece festeggia è Lando Norris il quale, con la sua Mc Laren, sta facendo una seconda parte di mondiale di spessore, come Fernando Alonso a inizio stagione. A proposito: lo spagnolo, ieri, è tornato sul gradino più basso del podio. Perché la classe non si appanna, in fondo. Per concludere la domenica motoristica si tinge anche di rossocrociato grazie alla vittoria nella 8 ore del Bahrein per la Toyota di Sébastien Buemi. La casa giapponese si aggiudica così il mondiale WEC, mentre il vodese, assieme al neozelandese Brandon Hartley e al giapponese Ryo Hirakawa, si laurea campione del mondo piloti nella categoria Hypercar