CALCIO: CHALLENGE LEAGUE
"Col Kriens non sarà una finale di Champions"
Mister Baldo Raineri non ingigantisce la gara di venerdì e si gusta il successo prepasquale di Winterthur
Pubblicato il 06.04.2021 13:05
di Carlo Scolozzi
È stata una Pasqua dolce per il Chiasso, dopo l'1-0 colto sabato sul campo Winterthur. I rossoblù sono ancora ultimi in classifica, però il Kriens è a un tiro di schippo, 2 punti.
Mister Baldo Raineri, cosa le è piaciuto di più della gara contro i leoni?
"È stata il successo del gruppo, che ci ha messo lo spirito giusto per raggiungere l'obiettivo salvezza il più presto possibile e non al più tardi". 
Sulla carta era dura per lei.
"Giocare contro gli zurighesi non è facile. Per quanto mi riguarda ho infranto un tabù. Infatti non avevo mai vinto contro di loro e neanche contro il Winterthur U21 quando allenavo nel calcio regionale. O perdevo o pareggiavo, quindi sono contento. Peccato che li abbiamo già affrontati quattro volte e quindi, in questa stagione, non li incontreremo più".
Sbloccarla già al 12' vi ha agevolati?
"Risponderò che quando segniamo per primi dobbiamo vincere. L'avversario si scopre e per noi è un vantaggio. Siamo una squadra che in questo campionato di Challenge League dà fastidio a chiunque, pure a quelle squadre che hanno un tasso tecnico superiore. Copriamo il campo, cerchiamo di vincere tutti i duelli e non farci saltare. Ci sono tante componenti in gioco. A Winterthur abbiamo fatto bene".
La rete del vantaggio e del successo non è stata casuale.
"La definirei un'azione codificata, l'avevamo studiata in allenamento. Mi fa piacere vedere che i ragazzi hanno ripetuto in partita quanto fatto in settimana".
Baldolandia non si smentisce, giocate all'attacco.
"Cerchiamo di praticare un calcio propositivo e di divertirci. Ho sempre pensato al calcio come a uno sport offensivo, in cui la base è il collettivo, che valorizza i singoli e soprattutto i giovani".
Niente 4-3-3 al Chiasso però.
"Sono andato incontro alle caratteristiche dei miei calciatori e infatti ci disponiamo col 3-4-3. Le idee, comunque, restano offensive, indipendentemente da schemi e moduli".
Si tolga un sassolino dalle scarpe.
"Dicono che le mie squadre difendono alte e subiscono molti gol. Non è vero. Mi piacciono gli attaccanti che accorciano e trasmetto questi miei dettami ai miei ragazzi".
Venerdì c'è il Kriens. Come una finale di Champions per voi.
"No. Ho già detto in passato che è una delle dieci partite che dobbiamo vincere o almeno non perdere. I lucernesi hanno le nostre stesse motivazioni, vogliono salvarsi".
Sarà quindi una gara tattica e brutta?
"No. Sarà una bella partita".
La sentite particolarmente?
No, pure quella di Winterthur era una di quelle famose dieci partite da vincere o almeno non perdere. Non era meno importante di quella col Kriens".